«lo e Jas sfida fra amici» di Furio Colombo

R «lo e Jas, sfida fra amici» «Stessi obbiettivi ma progetti diversi» IL CANDIDATO FURIO COLOMBO TORINO A New York a Roma passando per Torino. Nella corsa per un posto da deputato, quest'anno c'è anche Furio Colombo, giornalista e scrittore. Si presenta per l'Ulivo nel collegio 6, quello della collina torinese; lo stesso in cui il Polo candida, al Senato, un altro giornalista, Jas Gawronsky. Anche se non diretta, la contrapposizione elettorale tra i due sarà inevitabile. Timori? Imbarazzi? «Ma no», ride Colombo. «Credo che entrambi siamo mossi dal desiderio di impegnarci per il futuro del nostro Paese. Quello che ci divide è il come. Ma è normale. Fa parte della vita». Colombo, come nasce questa sua candidatura? «Da un insieme di circostanze. Come ogni cosa. Diciamo che ho sempre desiderato partecipare a quel progetto di costruzione di un Paese nuovo di cui tanto ho - abbiamo - parlato in questi anni. E' vero che altre volte, in passato, mi è stata offerta questa possibilità, e ho rifiutato. Ma stavolta, a differenza delle altre, l'occasione si apre qui a Torino, nella mia città, dove sono cresciuto e mi sono formato. Ecco, la mia candidatura nasce dalla somma di queste due cause: passione politica e un collegio a Torino». Se sarà eletto dovrà trasferirsi a Roma. «Ovvio. Non si può fare il deputato della Repubblica italiana stando negli Stati Uniti». Un salto impegnativo, dopo tanti anni. Anche per la sua famiglia. Sua moglie e sua figlia sono americane. Come hanno preso questa sua decisione? «Spero bene. Ma dovrebbero essere loro a rispondere. Nel mondo del "politicamente corretto" non ci si può fare interpreti del pensiero degli altri». E il lavoro di giornalista? «Sospenderò l'attività». Si può dire che la sfida con Gawronsky avviene sullo stesso terreno? Entrambi giornalisti, entrambi torinesi, entrambi legati in qualche modo alla famiglia Agnelli. Ed entrambi candidati in collina... «Lui si presenta al Senato, io alla Camera. E il collegio per i seggi senatoriali è molto più vasto di quello per Camera. Ci sarà, su una certa area, sovrapposizione. Ma contrapposizione no, mai. Del resto, non ci troverei nulla di strano. Come le dicevo prima, fa parte della vita. Abbiamo programmi diversi per l'Italia: gli elettori giudicheranno». Ha già pensato al dopo? Quali sono le ambizioni politiche di Furio Colombo? «No, non ci ho ancora pensato. Come tutte le avventure, anche questa va affrontata per fasi: prima bisogna entrare, poi partecipare, riuscire, essere utili, riuscire a dimostrarlo agli altri. E' come affrontare un paesaggio che cambia continuamente: si parte dalla pianura, poi si sale in collina e infine si arriva in montagna». Beh, un obiettivo se lo sarà posto. «Se allude a incarichi specifici, no. Mi appassionano le questioni politiche, il futuro della democrazia. Molti miei libri già indicavano questa tendenza. Il problema, adesso, è vedere di tradurre in pratica le riflessioni svolte in tutti questi anni». Gianni Armand-Pilon Il giornalista e scrittore Furio Colombo

Persone citate: Agnelli, Furio Colombo, Gawronsky, Gianni Armand-pilon, Jas Gawronsky

Luoghi citati: Italia, New York, Roma, Stati Uniti, Torino