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I pm: prove solide contro Squillante. Secondo voci nel mirino l'affare Mondadori-Berlusconi I pm: prove solide contro Squillante. Secondo voci nel mirino l'affare Mondadori-Berlusconi II pool: «Così le tangenti ai giudici» Duello Previti-Dotti per le accuse della testimone MILANO. Renato Squillante ha passato la sua seconda notte nel carcere di Opera, in attesa della decisione del gip sulla scarcerazione; altrettanto ha fatto l'avvocato Attilio Pacifico, che sarà interrogato questa mattina. Intanto il pool lavora sulle carte, sempre nel massimo segreto. Dal quale, però, qualcosa trapela: un «imprenditore» che a metà degli Anni 80 crea fondi neri proprio per corrompere pubblici ufficiali e magistrati; la testimonianza-chiave di Stefania Ariosto, compagna di Vittorio Dotti, avvocato Fininvest e capogruppo di Forza Italia alla Camera. Intanto il Polo si schiera a difesa di Squillante, anche se si apre un caso Dotti, che sostiene di non saper nulla dell'inchiesta. Ma Previti lo attacca: «E' veramente incredibile la mancanza di senso comune, di senso di responsabilità dell'ineffabile Dotti. Non so se siamo di fronte a una incapacità totale di capire o a qualcosa di peggio». Corbi, Meli, Marzolla, Sillpo ALLE PAGINE 5,6 E 7