Giornali E' allarme rosso di Giovanni Giovannini

La Fieg sulla crisi La Fieg sulla crisi Giornali ¥ allarme rosso Giovanni Giovannini ROMA. Solo con una nuova politica dell'informazione potrà essere superata la crisi che sta attraversando oggi la carta stampata. Una crisi in atto dai primi Anni 90 e che ormai ha assunto un carattere strutturale: i giornali continuano a perdere copie, la pubblicità è in calo, i costi di produzione aumentano (nel giugno '95 l'aumento del prezzo della carta è stato di circa il 70% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente). L'analisi è contenuta nel rapporto «La stampa in Italia 1992-1995» e nella «Indagine sui bilanci delle imprese editrici di quotidiani 1992-1994», pubblicati dalla Fieg (Federazione italiana editori giornali) e presentati ieri a Roma dagli stessi editori. Nel 1994, secondo il rapporto, le vendite dei quotidiani sono state pari a 6,271 milioni di copie al giorno, 103 mila in meno rispetto al 1993, con un decremento dell'I,6%; la diffusione dei settimanali è calata del 3,2% e quella dei mensili del 3,1%. In particolare, nessuna delle categorie nelle quali si articola la stampa quotidiana si è sottratta alla tendenza negativa, a eccezione delle testate politiche ( + 3%) e di quelle economiche (+1,6%). Hanno fatto registrare i maggiori cali di diffusione i quotidiani serali (-28,2%) e i regionali (-4,2%). Difficoltà anche per i quotidiani sportivi (-2,7%) e per quelli a diffusione pluriregionale (-2%); più contenute le flessioni dei quotidiani provinciali (-1%) e di quelli nazionali (-0,2%). Il fatturato della stampa quotidiana (vendite delle copie, pubblicità e altri ricavi editoriali) è stato di 3992 miliardi di lire, contro i 3956 miliardi dell'anno precedente (+ 1%). «Considerato che i ricavi da pubblicità - osserva ancora la Fieg hanno subito una flessione dello 0,5%, più contenuta rispetto al 1993 allorché accusarono un calo del 7%, e che le vendite complessive annue sono restate pressoché inalterate, l'aumento pur lieve del fatturato è dovuto alla variazione del prezzo di vendita». «Il mercato editoriale italiano - prosegue lo studio degli editori - è in una situazione che non trova riscontro negli altri Paesi a sviluppo avanzato. Purtroppo la situazione, che negli Anni 80 era migliorata facendo risalire al nostro Paese qualche posizione nella classifica internazionale della diffusione per abitanti, nella prima parte di questo decennio è andata peggiorando: dalle 115 copie vendute ogni mille abitanti nel 1992 siamo scesi a 109 nel 1994». Nel panorama della stampa italiana, inoltre, resta invariato il profondo dualismo tra Nord e Sud. Mentre al Nord e al Centro si vendono rispettivamente 142 e 131 copie ogni mille abitanti, al Sud si è fermi a 59. I primi dati relativi al 1995 lasciano intravedere un ulteriore appesantimento del deficit dei bilanci delle imprese che dovrebbe toccare - e forse superare - i duecento miliardi anche a causa dell'esplosione del prezzo della carta. [Ansa] Giovanni Giovannini

Persone citate: Giovanni Giovannini

Luoghi citati: Italia, Roma