Il ritorno di la Malfa
In lista Frattini e Furio Colombo, non si candidano Curzi e l'ex portiere della Juve Tacconi In lista Frattini e Furio Colombo, non si candidano Curzi e l'ex portiere della Juve Tacconi Il ritorno dì la Malfa Corre per l'Ulivo, bocciato Ayala ROMA. I casi: umani, politici. Ecco cosa mancava a questa campagna elettorale. Se si sblocca la candidatura di Crucianelli, si inceppa quella di Curzi. Se Mancuso trova una roccaforte, Falqui la perde. Se la Malfa fa una rentrée blindata, Ayala non sa dove finirà. IL CASO CMKUN&U. Famiano Crucianelli, leader dei comunisti unitari, avrà un collegio serio e abbastanza sicuro, in Toscana, là dove era stato eletto Sergio Garavini che ha deciso di non ricandidarsi. E così la Quercia ha dato un segnale ai comunisti unitari: sì - è il senso - possiamo accettare il diktat di Bertinotti secondo cui nei collegi dei «ribelli» vanno candidati solo uomini dell'ortodossia comunista ma, al tempo stesso, vi abbiamo riservato un trattamento di favore. Sarà così anche per la Marida Bolognesi e per tutti gli altri trasfughi? IL CASO LA MALFA. Giorgio torna a Montecitorio. E' certo, dal momento che a lui l'Ulivo ha riservato il collegio più sicuro per un candidato repubblicano, quello di Cesena. Ma per fare questa mossa, Maccanico, Bordon e gli altri dell'Ud hanno dovuto sloggiare Ayala. Che l'ha presa male, malissimo. E adesso? IL CASO FALQUI. Enrico Falqui, senatore verde, deve aver rotto le scatole alle ferrovie e a non pochi amministratori locali del Mugello per la sua strenua battaglia contro l'alta velocità. Tant'è che ora, a candidature dell'Ulivo definite per la Toscana, si ritrova senza posto in li- sta. I comitati contro l'alta velocità hanno duramente protestato, soprattutto con Ripa di Meana colpevole di non averlo sostenuto. Ma dicono i dirigenti dell'Ulivo - per i Verdi in Toscana i collegi non sono più tre ma due: uno è per Mauro Paissan e l'altro per il deputato uscente Riccardo Canesi. Falqui e i falquiani sono inviperiti. Ma forse c'è Rifondazione disposta a riparare al ((torto». IL CASO CURZI. Possibile? L'Ulivo non candiderà l'ex direttore del Tg3 e di Tmc news Sandro Curzi? Nel com¬ mentare questa ipotesi, l'interessato si dice ((preoccupato», per «il distacco tra la politica (che è anche orgoglio di appartenenza e scelta di valori) e i cittadini». Niente meno. «Tante persone mi fermano per la strada e mi chiedono: "e lei che fa?". Già io che faccio, oltre il predicozzo quasi quotidiano al Costanzo Show, dove Maurizio mi ha offerto asilo politico? Confesso, non lo so, perché ho capito che non dipende solo da me». IL CASO FRATTINI. Unico ministro del governo Dini ad abbandonare la li- sta madre, Franco Frattini - anche se personalmente non conferma si sa che sarà candidato per il Polo nel proporzionale in Lombardia. E intanto scrive articoli per «Ideazione», bimestrale della destra. IL CASO USIGRAL Nella prossima legislatura non ci saranno più sindacalisti della Tv di Stato. Giuseppe Giulietti non tornerà nell'agone politico. Ma anche il suo successore al vertice dell'Usigrai, Giorgio Balzoni, ha detto di no ai popolari. ALTRI CASL Vito Gnutti ci ripensa. Voleva starsene a casa per questo giro, perché aveva qualcosa da chiarire ai giudici, invece la Lega ha deciso di spendere comunque la sua popolarità e così si candiderà per U Senato nel collegio supergarantito di Bergamo. Il presidente Pivetti, che in un primo tempo pareva dovesse lasciare il collegio di Varese per quello di Bergamo, ci ha ripensato: correrà a Varese. L'ex guardasigilli Filippo Mancuso sarà candidato nel collegio senatoriale straforte di Roma 1 per il Polo. Per la Camera, nello stesso collegio, la destra ha scelto Rocco Buttiglione, così placato dai sui dissapori con l'alleanza. A quel punto di scontento restava Alberto Michelini: sarà capolista al proporzionale nel Lazio. E la pax berlusconiana è ristabilita. NEW ENTRY TORINESI I comitati Prodi per il Piemonte hanno contestato il fatto che da Roma «catapultano» uomini loro su collegi piemontesi, senza considerare le realtà locali. Questo non toghe che siano state ben accolte due candidature forti: Il giornalista Furio Colombo che correrà per l'Ulivo sulla collina torinese, e l'ex portiere della nazionale Stefano Tacconi dovrebbe scendere in lizza a Torino centro (ma in serata ha fatto sapere: grazie, ma quasi certamente non accetterò). PORTABORSE. Il segretario-ombra di Berlusconi, Niccolò Querci, avrà un posto nel proporzionale sia in Lombardia che in Toscana. Il portavoce di Tatarella, Italo Bocchino, riceverà un trattamento analogo in Puglia. Raffaello A/lasci Perla Lega, Grumi si candida a Bergamo, la Pivetti ci ripensa e si presenta a Varese Qui accanto, Franco Frattini, ministro della Funzione pubblica, in corsa per il Polo. A sinistra, l'ex direttore del tg3 e del telegiornale di Tmc Sandro Curzi: non sarà candidato
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