Il pm Misiani «favoreggiamento? ho solo dato pareri» di R. I.

«Favoreggiamento? Ho solo dato pareri» Il pm Misiani «Favoreggiamento? Ho solo dato pareri» ROMA. «Tutto può essere, meno che il favoreggiamento. Quando Squillante uscirà dal carcere continuerò a dargli consigli se lui me li chiederà». Così il sostituto procuratore Francesco Misiani ha commentato l'iscrizione del suo nome nel registro degli indagati dalla procura di Milano. Il magistrato romano infatti, insieme con il collega gip Raffaele De Luca Comandini, è indagato per favoreggiamento dalla procura di Milano nell'ambito della vicenda che ha portato all'arresto di Renato Squillante. La loro iscrizione nell'apposito registro degli indagati, secondo quanto si è appreso, fa riferimento a colloqui che i due magistrati avrebbero avuto con Squillante dopo il ritrovamento della microspia nel bar Tombini, in via Ferrari a Roma. I fatti contestati a Renato Squillante risalgono, invece, al 1988. I colloqui che hanno determinato l'ipotesi di accusa di favoreggiamento nei confronti di De Luca Comandini e Misiani sarebbero stati intercettati con microfoni direzionali. I due magistrati sono stati interrogati nel pomeriggio dai pm Ilda Boccassini e Gherardo Colombo a Roma, per circa un'ora e mezzo ciascuno, negli uffici del Servizio centrale operativo (Sco). Al termine dell'interrogatorio il pm Misiani, il quale è assistito dagli avvocati Luciano Revel e Giovanni Maria Flick, ha spiegato che la sua audizione è avvenuta «in ordine alle intercettazioni di una conversazione telefonica e di una ambientale tra me e Squillante. Parlavamo di chi procedeva dopo il ritrovamento della "cimice" nel bar Tombini. I giudici di Milano volevano sapere perché mi interessavo di Squillante ed io ho risposto che innanzi tutto si tratta di un amico e che poi è consuetudine capire quali siano le vicende che coinvolgono magistrati». Misiani ha poi rivelato che recentemente, nel corso di un convegno, ha chiesto al collega milanese Francesco Greco i «motivi per cui, dopo che sulla stampa erano trapelate indiscrezioni riguardanti l'indagine di Milano, quella procura continuava ad osservare il silenzio nei confronti di Michele Coirò (capo della procura di Roma, ndr)». Al termine dell'interrogatorio di Misiani, l'avvocato Revel ha presentato una istanza ai pm Boccassini e Colombo di archiviazione immediata del procedimento aperto nei confronti dello stesso Misiani per favoreggiamento, poiché ritiene palese che non sussista alcuna ipotesi di reato di cui debba rispondere il suo cliente. Quanto all'interrogatorio del gip De Luca Comandini non sono trapelate indiscrezioni. [r. i.]

Luoghi citati: Milano, Roma