GIUSTIZIA SENZA SACERDOTI di Luigi La Spina

Caccia al killer della Lauro Dani da Scattar® GIUSTIZIA SENZA SACERDOTI Igiudici, naturalmente, sono come tutti gli altri cittadini. Se tra di loro ci sono i corrotti, come ad esempio la sentenza sul caso Curtò induce a credere, è giusto che siano indagati e puniti con severità. Le difese corporative non sono mai giustificabili, soprattutto all'ombra dei tribunali. Ma i giudici, sarebbe ingenuo o ipocrita non ricordarlo, non sono solo come gli altri cittadini. Non lo sono sempre, ma soprattutto in Italia, in questi anni e in questi giorni di campagna elettorale. L'emozione e lo sconcerto che si respiravano al palazzo di giustizia di Roma ieri testimoniano la consapevolezza della gravità delle accuse rivolte a uno dei maggiori responsabili della giustizia in Italia. Se l'accusa fosse provata si confermerebbero i sospetti che da decenni si sollevano sulla procura romana, tra avocazioni e assoluzioni, «porto delle nebbie» di tante inchieste sui potenti d'Italia. I primi a prevedere le conseguenze del caso Squillante sono certo i «colleghi» di Milano, già altre volte accusati di usare con troppa disinvoltura l'arresto per indurre a confessare e di sfruttare «politicamente» le inchieste. Se, quindi, hanno deciso di portare in carcere un uomo di 71 anni conducendo personalmente le perquisizioni nel suo studio a Roma, vuol dire che i motivi per farlo devono essere ben gravi e urgenti. Ecco perché, attendendo di conoscerli nei prossimi giorni, dobbiamo subito deplorare i consueti e forse incauti «avvertimenti» della Maiolo al pool di Milano, a base di «ri- Luigi La Spina CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: Curtò

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma