Quattro vecchi libri «acchiappa-polvere»

Quattro vecchi libri «acchiappa-polvere» SAPER SPENDERE Quattro vecchi libri «acchiappa-polvere» IN tempi di computer, tv via satellite, videoregistratori e fax a che servono i vecchi libri conservati con amore dalle generazioni che ci hanno preceduto? Sembra questa la vera domanda posta da Maria R. di Torino quando scrive: «Sono in possesso di quattro vecchi libri ereditati dai miei nonni e mi sono sempre chiesta perché furono - a suo tempo - salvati dal macero». E confessandosi «ignorante in materia» spera che un esperto le spieghi se hanno un valore commerciale: «In questo caso sarei disposta a cederli al miglior offerente. E se non hanno alcun valore posso tranquillamente eliminarli» conclude con la «concretezza» tipica di chi preferisce fare un falò dei libri «acchiappa-polvere» e specchiarsi nella «sublime» tv. Il dottor Pier Luca Monge sostiene che «i tre volumi (L. Figuier, Esposizioni e storia delle principali scoperte scientifiche moderne, Venezia, Grimaldo, 1866; L. Cremona, Elementi di geometria proiettiva, Torino, Paravia, 1873; Cosmos popolare - Spiegazione dei fenomeni naturali più comuni, Milano, Turati, 1860) hanno in comune una forte impostazione didattico-popolare. Il Figuier, natura- lista e medico, deve la sua notorietà a numerosi scritti di volgarizzazione delle scienze naturali. Al Cremona spetta invece il merito di aver dato nuova vita agli studi di geometria pura nel nostro Paese. Il Cosmos è invece un libro costruito a "domanda-risposta", ricco di illustrazioni xilografiche nel testo». Sostiene l'esperto: «Più che esprimere una valutazione riguardo a questi libri, vorrei divagare sull'interrogativo che la lettrice pone nella sua lettera.perché furono, a suo tempo, salvati dal macero?". Non c'è dubbio che i tempi in cui i suoi nonni acquistarono e conservarono questi libri fossero ben diversi da quelli odierni. Il libro era - allora - oggetto di autentico amore: tramite esso ci si poteva arricchire di esperienze, che all'epoca non si potevano acquisire facilmente in altra maniera. Pensi ai giorni nostri: televisione, radio, fax, satelliti, computer, Internet, mezzi velocissimi che permettono una specie di "cultura mondiale", inimmaginabile anche soltanto a metà di questo secolo. «Che bisogno c'è ancora dei libri, di questi oggetti "acchiappa-polvere"? Vorrei consigliare alla lettrice di leggerli questi libri: troverà molto probabilmente da sola la risposta sul loro valore che - ben lungi dall'essere venale - è sicuramente incommensurabile». * Da Monopoli (Bari) una lettrice che non vuole essere nominata («un esercizio dichiarato fallito e ora tentiamo di pagare i debiti») invia la fotocopia della copertina di un libro «molto antico, con la speranza che abbia un valore; se fosse possibile, vorrei anche sapere eventualmente a chi potrei venderlo». Il dottor Pier Luca Monge spiega: «Autore Francois René de Chateaubriand, titolo Genio del cristianesimo, stampato a Torino da Fontana nel 1843: si tratta di un'edizione molto elegante del capolavoro di questo autore, con una bella legatura ed arricchita di 700 xilografie nel testo; ma purtroppo non ha, al giorno d'oggi, un grande valore venale che può essere quantificato in circa 250 mila lire nella vendita a un privato. E' un libro di difficile collocazione sul mercato per la bassissima richiesta di opere di questo tipo». •k Roberto, da una cittadina del Canavese, chiede notizie sull'autore di un quadro in suo possesso: «La firma mi sembra F. Mamini e il dipinto raffigura una paesaggio di montagna durante un temporale. I miei amici mi prendono in giro: "E' una vecchia crosta senza valore, buttala via", ma a me piace. Che ne dite?». «Il nome dell'autore è esatto dice il prof. Ferdinando Viglieno Cossalino - si tratta di un pittore minore attivo dopo gli Anni Trenta. Il soggetto del dipinto è piacevole e adatto ad arredare una casa di campagna. Il suo valore non supera le 500 mila lire». Simonetta

Persone citate: Ferdinando Viglieno Cossalino, Fontana, Francois René, L. Cremona, L. Figuier, Maria R., Pier Luca Monge, Turati

Luoghi citati: Bari, Milano, Monopoli, Paravia, Torino, Venezia