Callieri: sono pronto ad andarmene

Il presidente del Torino spiega perché non ha potuto costruire una squadra più forte Il presidente del Torino spiega perché non ha potuto costruire una squadra più forte Calieri: sono pronto ad andarmene «Chipuò fare meglio di me, venga avanti» NOVE GIORNATE PER SALVARE LA STAGIONE ITORINO L Toro è sempre più inguaiato e Gian Marco Calleri ò di umore nero. Come i tifosi. Ma lui è il presidente, con annessi e connessi. Ha di fronte agli occhi lo spettro della serie B e si sente solo, ferito dalle critiche. Gli verrebbe voglia di mollare tutto. Invece tiene duro anche se, da Montecarlo, fa sapere di essere sempre disposto a tirarsi da parte: «Non voglio diventare un ostacolo alle fortune del Toro. Se qualcuno pensa di far meglio di me, si l'accia avanti. Si ricordi, però, che sono partito da una posizione fallimentare, con una società indebitata per miliardi, in stato comatoso. L'ho risanata, eppure, insieme con i miei collaboratori, ho vissuto questi due anni nel ciclone, anche quando le cose andavano bene. Come se avessi rubato in chiesa. Sento un clima pesante, quasi fossi un indesiderato. Quelli che sparano a zero contro il sottoscritto probabilmente vogliono che a Torino ci sia solo una squadra, la Juventus». Parole forti. Parole dure di un uomo che ritiene d'aver fatto grandi sacrifici per il Toro e, viceversa, sta pagando oltre il lecito anche gli errori: «Ho intrapreso un'avventura folle, dimostrando di voler bene a questa società. Ora è sana al cento per cento. I risultati sportivi non ci sono ma se siamo quart'ultimi ò anche a causa di setteotto arbitraggi pazzeschi. Con altrettanti punti in più, come avremmo meritato, saremmo come minimo a metà classifica. E a Vicenza il primo gol di Otero era viziato da un fallo non rilevato dell'uruguaiano su Falcone. Ma quando Angioma ha centrato il palo all'ultimo minuto, ho avuto l'impressione che qualcuno ci avesse fatto una macumba». A chi gli rimprovera, tra l'altro, di aver fallito l'acquisto di Hakan, replica: «Capisco la rabbia dei tifosi. Non accetto le critiche tardive di certi addetti ai lavori: dovevano dirlo subito e non aspettare il ritorno in Turchia di un giocatore tecnicamente valido, ma pieno di problemi come uomo. E chi mi accusa di non aver tenuto Vieri, dimentica che era già stato venduto per meta dalla gestione precedente e che l'altra metà serviva a far fronte alla critica situazione economica. Se avessi aggiunto altri 50 miliardi di debiti, disputeremmo la Coppa Uefa ma io e tutto il Consiglio Il presidente Gian«Per amoun'avvenChi mi vuole chresti unasola, la J Marco Calieri e affronto tura folle contesta e in città squadra uventus» d'amministrazione saremmo pronti per la galera... Vado avanti con quello che ho perché la notte voglio dormire». Anche lui in estate sognava l'Europa. E forse s'era illuso di poterla davvero raggiungere ingaggiando Hakan. Poi, dopo aver rispedito a casa il bomber triste, ha preso coscienza che la salvezza era l'unico obiettivo: «Sì, tutti debbono capire che per noi ò normale lottare per la sopravvivenza. Dicono che ho sbagliato campagna acquisti mentre ho sempre fatto una campagna vendite. Come posso competere con club che in panchina hanno un giocatore costato quanto tutto il Toro?». E nella prossima stagione, per ragioni di bilancio (e di plusvalenza), Calieri dovrà cercare di piazzare al miglior offerente almeno un pezzo pregiato. Ovviamente, molto dipenderà dalla permanenza o no nella massima divisione e dalle offerte che riceverà per Maltagliati e Falcone (entrambi piacciono al Milani, Rizziteli! (interessa a Fiorentina, Parma e Juventus) e Angioma. Quest'ultimo è richiesto dall'Inter (Orlandini, che poteva entrare nell'affare, non vuole saperne di trasferirsi a Torino) ma Calieri smentisce ci sia già un accordo: «E' una voce e vale come quella di Vialli al Milan o dell'arrivo di Materazzi sulla panchina granata. E' presto per fare programmi, abbiamo ben altro per la testa». Comunque il Toro si guarda intorno. Il ds Vitali cercherà di anticipare la concorrenza, magari scoprendo giovani talenti a basso costo, di scuola tedesca e francese a livello di under 21, E' certo l'arrivo del croato Ivica Vastic, centrasti! rm Graz e del'ha naturalizzato. vanti dello l'Austria che Calieri lo ritiene un ottimo affare: «Ha ventisei anni, è un nazionale con il fiuto del gol. Non è affatto uno sconosciuto, ma un grosso attaccante. Ed è costato zero lire, ingaggio quadriennale a parte». Dopo lo sfogo, Calieri assicura che non si arrende: «Garantisco il massimo impegno, però ho bisogno di lavorare in tranquillità. Non facciamo del catastrofismo. Ai tifosi e alla città dico che, facendo blocco tutti insieme, pubblico, società e squadra, resteremo in serie A». Nel prossimo turno, altra tappa-chiave lontano da Torino. Vedi Napoli e poi la salvezza? Bruno Bernardi «Per amore affronto un'avventura folle Chi mi contesta vuole che in città resti una squadra sola, la Juventus» IL BORSINO GRANATA biato e' tomato titolare dopo la lunga quarantena, uno dei pochi granata in progresso mmm caniato Docciato dopo I'erroraccio contro la Roma, Pn| ha un futuro in panchina pfc-J falcone Irriconoscibile rispefto a un anno fa, E^tI ultimamente tra i peggiori in campo H&nJ maltagliati E' la copia sbiadita del marcatore |&. | implacabile della scorsa stcgione, ma e in lieve ripresa Kfdwl sogliano Quando ha giocato ha fatto la sua parte. Ma nelle ulfime partite e sempre stato in panchina fcj bacci Sostituisce Cravero ma come libero, ruolo per Sfl cui era stato comperato, non e all'altezza mSha cravero Ben che vada tornera per le ultime 2-3 jPPi partite, e senza di lui la difesa e sguarnita l&M milanese La grande delusione, ha sempre giocato pBHH male (di recente un po' meno) ed e contestato aai tifosi Bfitdd angloma Dopo un awio di campionato incerto, si e rivelato I'uomo in piu in attacco %d&m minaudo Tanta panchina, mai uno squillo quando BHTO e stato impiegato. Ma perche e stato acquistato? pp^j rizzitelli E' sempre il trascinatore e I'unica punta HPS che sa segnare ma, ceduto Hakan e con Pele ko, e rimasto solo UsaS! pele1 Ha giocato appenu la meta delle partite ma non e piu il Pele magico aell'anno scorso Hl_1 karic lllustre sconosciuto, ha comunque margini di HrT| progresso anche se vede poco la porta. Ctf dionigi Altro grande mistero del mercato: 1 solo gol Sk^i e tanta panchina, vissuta mugugnando fcj Il presidente Gian Marco Calieri