Del Piero: c'è uno spiraglio

Alla Juve c'è chi torna a sperare, ma Lippi dice: peccato aver lasciato per strada tanti punti Alla Juve c'è chi torna a sperare, ma Lippi dice: peccato aver lasciato per strada tanti punti Del Piero: c'è uno spiraglio E Vialli: «Può darsi, ma non è per noi» SI E' RIAPERTA LA PRATICA SCUDETTO? OTORINO UALCOSINA si è aperto nel nostro campionato, peccato che si siano persi per strada tanti punti». Marcello Lippi non parla con i mass media il lunedì. Per regola. Ma ieri mattina, alla Rai, il tecnico juventino non ha saputo negare le proprie impressioni di allenatore cui si è aperta all'improvviso una finestra sullo scudetto. Lo spiraglio è piccolo, appena una fessura. Però basta a metterci l'occhio. La battuta di arresto del Milan ripropone fremiti assopiti. Il campionato è riaperto? L'impressione è che Lippi e i bianconeri cerchino di farsi coraggio per arrivare caricati alla sfida con il Real Madrid, quella che conta davvero. «Nell'intervallo del match con la Lazio - ha raccontato il tecnico - non me la sono sentita di urlare, di scuotere la squadra. I giocatori erano così abbacchiati che ho dovuto rincuorarli, ci sono momenti in cui l'allenatore deve capire e recuperare psicologicamente la squadra». E quali effetti possono produrre le critiche di Umberto Agnelli? «Mentre il Dottore si mostrava dispiaciuto, noi ricaricavamo le pile. Del resto ci hanno ricoperto tanto spesso di elogi e complimenti che se per una volta ci criticano dobbiamo accettare e tenerne conto». Anche Del Piero, in partenza con la Nazionale Under 21 per il Portogallo, si è concesso una mi¬ nima chance. «Al di là degli episodi favorevoli - ha detto il Pinturicchio - devo dire che contro la Lazio ho notato una continuità nella determinazione con cui abbiamo lottato dall'inizio alla fine. Una forza di volontà che in altre occasioni non avevamo avuto. Ricordiamo che, oltre ai gol segnati, abbiamo colpito due pali». Insomma, c'è di nuovo un minimo di fiducia anche per lo scudetto? «Abbiamo alcune cosette da mettere a posto. Non possiamo fare paragoni con la rimonta di un anno fa sulla Fiorentina. Allora mancavano più giornate alla fine. Possiamo attaccarci alla matematica, ma credo che il MiI lan abbia un vantaggio ancora notevole. Può guardare avanti con tranquillità nonostante la sconfitta nel derby. Certo, se facesse un passo falso in concomitanza con un successo nostro, del Parma o della Fiorentina...». Del Piero ha la caviglia sinistra fuori posto, Ravanelli si è infortunato. Ieri ha accusato dolore al tendine d'Achille già infiammato in passato e gli è stato applicato un tutore elastico a protezione. Due o tre giorni di stop, poi nuova visita. Non ce la farebbe comunque a recuperare per sabato contro l'Udinese, ammesso che si giochi. Sulla strada della speranza si propone Padovano che è in grande condizione. «Ho atteso il mio momento senza fare polemi- che - ha spiegato l'attaccante, tre gol nelle ultime due giornate -. Ho sofferto un po', spesso sono andato in tribuna, però sapevo che avrei dovuto farmi trovare pronto. Adesso lo sono, tocca a Lippi decidere. Se dovessi concludere la stagione a questi livelli sarei contentissimo. L'unica cosa che mi stupisce è vedere la Juve intimorita: non capisco, siamo una grande squadra, dovrebbero essere gli altri a cominciare le partite in soggezione». «Perché la Juve regala sempre il primo tempo agli avversari? ha commentato Vialli, uscendo dalla riunione dell'Assocalciatori - A Madrid è mancata la personalità, è stato sbagliato l'approccio psicologico, c'erano state polemiche che i giocatori si portano in campo. Con la Lazio invece c'è stata una reazione determinata da un episodio fortunato». Vi siete svegliati troppo tardi per puntare allo scudetto? «La sconfitta del Milan riapre il discorso, ma non per noi. Comunque nelle ultime cinque partite di campionato ne abbiamo vinte quattro e pareggiata una. E a Madrid abbiamo perso 1-0 come il grande Milan di Sacchi. Neppure lui vinse al Bernabeu in Coppa dei Campioni. Il risultato è recuperabile. Sappiamo di avere qualità non eccelse sul piano tecnico, ma importanti dal punto di vista psicofisico. Sono quelle che ci permettono di fare la differenza. Ora il peggio è passato». fr. s.] Del Piero (lato): «Se II Mllan subisse presto un altro ko e noi invece vincessimo...»

Luoghi citati: Lazio, Madrid, Portogallo