Nuova Tirrena, è rottura di Roberto Ippolito

Nuova Tirrena, è rottura Nuova Tirrena, è rottura Salta la mediazione del governo «Richieste sindacali inaccettabili» ROMA. Salta la mediazione del governo sulla privatizzazione della Nuova Tirrena. L'esecutivo ha ritenuto «inaccettabili» le richieste del sindacato e la Consap, la concessionaria pubblica che detiene la partecipazione della compagnia assicuratrice, proseguirà quindi gli incontri con la Toro, la società del gruppo Fiat che ha presentato un'offerta e che sarebbe disposta ad accettare un rialzo del prezzo (la trattativa è partita da 510 miliardi). «Le richieste di garanzia avanzate dai sindacati - ha commen tato la Consap in una nota - non sono apparse accettabili; vista l'impossibilità di proseguire la trattativa, si è pertanto dovuta interrompere l'opera di mediazione iniziata da lungo tempo». I sindacati chiedono però una nuova procedura di vendita. Le 5 sigle impegnate nella trattativa i >n le rappresentanze della cate goria e dell'azienda, in una noti unitaria, hanno annunciato un'assemblea e iniziative di protes'.a. «Il governo - affermano - si è sottratto a qualsiasi impegno direnu al mantenimento stabile e duraturo di una realtà produttiva ed occupazionale del Centro Sud». Ora chiedono che il Tesoro «riferisca alla commissione Industria del Senato le motivazioni che hanno determinato la rot tura». istituzioni». Nel caso dell'Eni, afferma il president" del Consiglio, le decisioni vanno prese al più tardi il 15 maggio. E' questo «il limite massimo», con la proroga di 45 giorni consentita dalla legge per la permanenz' ,n carica di vertici scaduti di aL rde pubbliche. Ecco perché dovrebbe svolgersi regolarmente l'assemblea dell'Eni del 12 aprile. Oltretutto (poiché si vota il 21 aprile) a metà maggio dovrebbe essere ancora in carica Dini. Alleanza nazionale però tuona. Applicando alla Compagnia San Paolo le tesi sostenute per bloccare le nomine all'Eni, Pedrizzi afferma che «non è corretto, né politicamente né moralmente, che i membri di un Parlamento ormai sciolto si esprimano in merito a una nomina tanto cruciale, effettuata da un governo in scadenza di mandato, che oltretutto riguarda un gruppo come il San Paolo di Torino che si colloca al primo posto nel sistema creditizio nazionale». Secondo il senatore di An, lo statuto della Compagnia consente di affidare a tempo limitato i poteri del presidente a un componente del consiglio, rinviando la nomina a dopo la formazione del nuovo governo. Mentre l'Eni cammina verso il rinnovo, la Bnl sembra frenare. L'assemblea convocata per il 19 aprile potrebbe rinviare le nomine: il consiglio in carica scade con l'approvazione del bilancio 1995 possibile fino a giugno. Quindi ci sarebbe tempo. Così restano in attesa di conferma il presidente Mario Sarcinelli e l'amministratore delegato Davide Croff. Non trovano convalida le voci di una candidatura ad amministratore delegato di Fabrizio Saccomanni, direttore di Bankitalia. Roberto Ippolito

Persone citate: Davide Croff, Dini, Fabrizio Saccomanni, Mario Sarcinelli, Pedrizzi

Luoghi citati: Roma, San Paolo, Torino