Vianello-Mondaini: lite continua L'amore va a scuola per Columbro di Alessandra Comazzi

Vianello-Mondaini: lite continua L'amore va a scuola per Columbro TIVÙ' & YB W Vianello-Mondaini: lite continua L'amore va a scuola per Columbro PER oltre quattro milioni di telespettatori sono ritornate, domenica su Canale 5, le avventure familiari di Sandra Mondami e Raimondo Vianello. Niente di nuovo, e per questo un rassicurante senso di continuità, di abbandono all'abitudine. Le scaramucce tra moglie e marito continuano, tenere e resistenti al tempo: un sogno per i matrimoni, magari fossero tutti così, duraturi e burberamente affettuosi, capaci di superare crisi di coppia e routine quotidiana. Vianello continua a desiderare (a dire di desiderare) la moglie morta, lei non se la prende e fa come le pare, finendo ogni volta allo stesso modo, nel letto coniugale, agitandosi sotto le coperte e sbuffando «che noia, che barba, che barba, che noia». I telefilm sono sempre inverosimili, ma il pubblico non cerca verosimiglianza, cerca personaggi rassicuranti. Nella prima puntata del nuovo ciclo, un tizio, Ciro, vuole buttarsi giù dal cornicione, cosa che dà modo alla Mondami di gridare «Ciro Ciro» nello stile ormai classico di Sandra Milo. Raimondo, spinto da Sandra, sale sul cornicione anche lui cercando di convincere Ciro a desistere. «Come, vuoi buttarti di sotto perché tua moglie ti ha lasciato? Ma mi voglio buttare di sotto io perché mia moglie non mi lascia mai», e via con le solite battute contro la Mondami, che lasciano però intravedere un mondo di affetto consolidato. Alla fine Ciro non si butta, porta anzi in casa Vianello tutta la sua famiglia, Vianello chiede ai vigili del fuoco prontamente accorsi di piazzare meglio il telone, e di sotto ce li butta lui, Ciro & Sandra. L'omicidio della moglie, luogo dei sogni di tante comiche, era già un «momento topico» dei programmi della coppia, ancora ai tempi della Rai, da «Tante scuse», a «Sai che ti dico?» a «Stasera niente di nuovo». I due sono in televisione dal 1963, lei una volta ballava anche, e ballava benissimo, qualche giorno fa, durante la presentazione alla i mpa delle «sit-com», hanno anche ventilato l'idea della pensione, che però sembra quanto mai lontana. E fanno bene loro, che sono riusciti a trovare un ruolo e ad invecchiare con lui. Ancora Sandra Mondami, questa volta senza il marito, tra gli interpreti di un nuovo sceneggiato di Canale 5, «Caro maestro», protagonisti Marco Columbro ed Elena Sofia Ricci. E' la zia di Columbro, un po' «agée» ma sempre in forma, sedotta e abbandonata dal suo insegnante di flamenco, ma non per questo disperata. Soliti occhialoni sul naso (soltanto in una scena, quella dove balla il flamenco, l'attrice se li toghe, mostrando i suoi grandi occhi verdi), elegante, la Mondami continua a interpretare lo stesso personaggio, un po' svampito ma in realtà molto presente a se stesso. Columbro è simpatico nel ruolo del maestro che capisce i bambini e vuole, prima di tutto, «insegnare loro a stare al mondo», hai detto niente. Offeso a morte con la sua ex fidanzata Ricci che ormai tanti anni prima lo ha mollato per sposare un altro, se la ritrova come direttrice. Nella prima puntata continuano le scaramucce, ma l'amore è lì che cova sotto le ceneri. Franca Valeri è la bidella, anche lei una che non va in pensione. Alessandra Comazzi