Fra Atene e Sparta pace dopo 24 secoli

Finora mai firmata, ci pensano i sindaci Finora mai firmata, ci pensano i sindaci Fra Atene e Sparta pace dopo 24 secoli ATENE. Le città di Atene e Sparta hanno fatto pace dopo 24 secoli. Il sindaco di Atene, Dimitris Avramopoulos, si è recato nella «nemica» Sparta per una cerimonia di pace che mette formalmente fine alla guerra del Peloponneso, il grande evento dell'antica Grecia che fu narrato da Tucidide, ricordato come il primo dei veri storici. Una pace fra le due città, per strano che possa sembrare, in tanti secoli non era mai stata stipulata. Atene è ora una grande metropoli, e Sparta una tranquilla cittadina di provincia, fra l'altro priva di ogni ricordo - in forma di monumenti o rovine - della passata grandezza. Ma l'altra sera, nella cerimonia di pace, è stato rievocato un periodo in cui i rapporti di forza tra le due antagoniste erano ben differenti, tanto che Sparta, dopo tre decenni di guerra, riuscì a mettere fine nel 404 avanti cristo alla supremazia di Atene e dell'Attica su tutta la Grecia. Si trattò di una guerra dalle conseguenze storiche enormi non solo per la Grecia, ma anche per tutta l'umanità o almeno per l'umanità occidentale. La Grecia classica ne uscì spossata e nell'arco di un paio di generazioni cedette la supremazia alla Macedonia di re Filippo e poi al'impero macedone di Alessandro (e in prospettiva più lunga a quello romano). La Storia stessa ebbe il suo battesimo nel libro di Tucidide che raccontava la guerra, perché gli autori precedenti, come Erodoto, sono considerati dei precursori ma non dei veri e propri iniziatori della scienza storica occidentale. E' singolare che su questa «pace» tra Atene e Sparta, che ha attirato la curiosità internazionale, i mezzi di informazione greci siano stati silenziosi o come minimo laconici, aggettivo particolarmente appropriato quando si parla dell'austera e bellicosa Sparta, principale centro della Laconia. Il sindaco di Atene Avramapoulos ha anche voluto rendere un omaggio a Sparta, deponendo una corona di fiori sul monumento che ricorda il re di sparta Leonida che, insieme a 300 spartiati (i cittadini-guerrieri, distinti dalle classi inferiori) morì alle Termopili ritardando l'avanzata dei persiani, così salvando una Grecia da sempre divisa, ma unita nei momenti cruciali. Con i 300 c'erano altri 700 greci non di Sparta, ma la storia ha dimenticato il loro sacrificio, tramandando ai posteri solo i nomi di alcuni caduti spartani. [Ansa] Un'immagine della guerra tra Atene e Sparta narrata da Tucidide

Persone citate: Dimitris Avramopoulos