Ulivo parte la rincorsa finale
AL VIA LA CAMPAGNA ELETTORALE» In tutta Italia caccia all'ultimo voto per gli schieramenti in lizza il 21 aprile AL VIA LA CAMPAGNA ELETTORALE» In tutta Italia caccia all'ultimo voto per gli schieramenti in lizza il 21 aprile Ulivo, parte la rincorsa finale Due pullman per puntare a Palazzo Chigi TERNI DAL NOSTRO INVIATO C'è un vago sentore di toilette «igienizzata automaticamente» sul pullman dell'Ulivo e quell'olezzo di deodorante è la prima sensazione che assale Walter Veltroni non appena sale sul pullman che più tardi, sull'autostrada, si metterà a fischiare. Ma ora siamo al momento della partenza, siamo ancora nella romana piazza Santi Apostoli: Romano Prodi e il suo vice Veltroni si offrono con generosità a chi chiede foto-ricordo ed «immaginette». Prodi su un pullman e Veltroni sull'altro salgono simultaneamente sul secondo gradino e da lì regalano sorrisi e churchilliani segni di vittoria. Sono le 11,35 dell'I 1 marzo 1996 e soltanto la storia potrà dire se, a due passi dall'altare della Patria, si è appena consumato un evento storico, se davvero in questo lunedì gonfio di sentori primaverili sono partiti i pullman che per la prima volta condurranno la sinistra italiana al governo. Loro due, i leader, devono crederci, per mestiere devono ostentare ottimismo, ma sul «pullman numero due», quello che porta Walter Veltroni verso l'Umbria c'è qualcosa di più: c'è l'atmosfera di chi sente di partire per un viaggio trionfale. «Sì, mi sento che ce la faremo dice Veltroni - questa è la prima campagna elettorale che conduciamo come forza di governo». E l'ottimismo della volontà in Veltroni è così forte da far evocare un precedente impegnativo: «Anche Bill Clinton e Al Gore, dopo la massacrante convention democratica, partirono per gli Stati Uniti in pullman». Romano e Walter come Bill ed Al? I pullman dei «nostri» ieri mattina erano stati parcheggiati davanti al museo delle cere, che si trova proprio a fianco della sede dell'Ulivo. I motori si accendono poco prima di mezzogiorno. Prodi va verso Aversa, Veltroni verso Orvieto. Al volante del «pullman-2» c'è Elia, un trentenne autista bolognese, abbronzato e con foulard verde, che spinge l'acceleratore non appena le telecamere «staccano» dal viso sorridente di Walter. Lui, il vice-premier, è «in divisa», vestito come lui ama di più: giacca di spinato grigio, camicia celeste botton-down con i bottoncini slacciati, cravatta a fasce blu e bordeaux. «Sarà un giro massacrante», dice Veltroni mentre dal finestrino scorrono le immagini del Lungotevere. E piano piano, mentre si avvicina l'Umbria, Veltroni comincia a scoprire le carte «segrete» della campagna elettorale dell'Ulivo. La prima novità è che il centrosinistra e Veltroni in particolare, tenteranno di riagganciare quell'elettorato giovanile che da due anni è diventato terreno di caccia della destra: «Noi proponiamo che alle elezioni amministrative, nel futuro, possano votare anche i ragazzi di 16 anni, in Germania è stato già sperimentato». E ancora: «Chiediamo di dimezzare il servizio di leva» e «un computer in ogni classe». Ma c'è un'altra novità e Veltroni la scopre durante i primi incontri umbri. A Terni, ex cittadella rossa ora in mano (per 400 voti) al centro-destra, i compagni del pds hanno organizzato un incontro con le categorie: artigiani, commercianti, piccoli imprenditori. L'appuntamento è in un sottoscala dell'hotel Valentino, il più ch'c - tutto è relativo - del- la cittadina umbra. Sin dalle prime battute si capisce che è una cosa organizzata in «casa», parlano soltanto (con toni suadenti) i rappresentanti delle organizzazioni «rosse» (Cna, Confesercenti, Lega) e Veltroni ne approfitta per lanciare il messaggio dell'Ulivo sul terreno sdrucciolevole della rivolta fiscale. Il vice-premier usa la «carota», mai così tanta da sinistra sull'argomento: «Si possono ridurre le aliquote e il numero dei balzelli», «si possono abolire alcuni tributi come Iciap e Ilor», «non c'è ragione per la quale i commercianti siano etichettati come evasori» ed è anzi criminale chi finisce per «far passare i commercianti come gente che non vuol pagare le tasse». E ancora: «Servono tre anni di non aumento della pressione fiscale». Tanta «carota», ma Veltroni lascia intravvedere anche il «bastone»: «Naturalmente non bisogna esagerare perché poi potrebbe scoppiare la rivolta fiscale dei lavoratori dipendenti...». Ma ancora prima di Terni, la prima tappa di quello che Veltroni ha battezzato - con citazione goethiana - il suo «viaggio in Italia» era stata Or¬ vieto. Anche qui i compagni umbri avevano fatto le cose per bene: ad attendere in piazza il pullman dell'Ulivo c'era il sindaco in persona (del pds), accompagnato da duecento cittadini: tutti al ristorante. A tavola un Veltroni molto parco («continuerò la dieta che mi ha consigliato Mimmo Locasciulli») e poi il solito scambio di gentilezze: «Walter ci ha sempre portato bene». Applausi. E lui di rimando: «Ho un debito verso questa terra». Il debito c'è: da queste parti, anche quando c'erano le preferenze, Veltroni era eletto deputato dai compagni umbri, ma stavolta Walter emigra: sarà capolista dell'Ulivo nel proporzionale a Milano, a Catania e si presenterà anche nel collegio (ultrasicuro) di Suzzara, cittadina lombarda ai confini con l'Emilia. E' ottimista Veltroni e lo spiega con passione in pullman: «Il Polo, con Dini, sta commettendo lo stesso errore che facemmo noi due anni fa con Berlusconi: lo sta demonizzando, -ta conducendo una campagna selvaggia che finirà per favorire noi...». Ma la concorrenza tra Dini e Prodi non è una ferita dentro l'Ulivo? «L'articolazione dell'offerta, vedrete, sarà un vantaggio...». E ancora: Dini non sta cercando di scalzare Prodi? «Dini - dice Veltroni - me lo ha detto cento volte: il leader è Prodi!». Ma aggiunge il vicepremier con apparente nonchalance: «Se poi ci sarà una situazione di equilibrio, dovremo esplorare aitre soluzioni...». Parla, si appassiona Veltroni su questo pullman che fischia quando supera i 100 all'ora. «C'è qualche rinfresco a bordo?», chiede Veltroni. | Macche non c'è nulla: il pullman con tutti i lussi - tv, bar, fax, bagno, letto - se lo è preso il professor Prodi. Scherza Veltroni: «Ma la prossima settimana facciamo cambio con Prodi. E comunque me lo sento: il pullman porta bene!». Fabio Martini Prodi verso il Sud Veltroni al Centro con l'occhio a imprenditori e giovani «Me lo sento: ce la faremo» Il blitz è cominciato nel cinema Lux con le ovazioni dei commercianti per il leader An e la contestazione a Romano Prodi | I ^|| Il leader di Alleanza nazionale Fini. In alto: il leader dell'Ulivo Romano Prodi con Walter Veltroni L'ambasciatore Edgardo Sogno, medaglia d'oro della Resistenza, sarà candidato di Alleanza nazionale a Cuneo LA SFIDA TRA I POLI
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