Una regina dei salotti per battere Rosy Bindi di Raffaello Masci

Duello al femminile nel collegio di Siena. Molti i sindacalisti in pista Duello al femminile nel collegio di Siena. Molti i sindacalisti in pista Una regina dei salotti per battere Rosy Bindi ROMA. In Transatlantico (il largo corridoio davanti all'aula di Montecitorio) si è aperta la caccia al seggio vacante da parte di «ex» che cercano una via per rientrare in Parlamento: ex democristiani, per lo più, ma anche sparute rappresentanze di socialisti, socialdemocratici, ex leghisti. Interrogati sulle loro intenzioni, questi signori rispondono immancabilmente con una formula sussiegosa: «Me lo hanno chiesto, ma ci sto ancora pensando». NUOVI LEADER. Roberto Maroni, ex enfant prodige della Lega tornato a più miti consigli dopo il dissidio con il capo, ha aperto la sua campagna elettorale nel collegio di Torino centro. Il suo ex amico Gianni Letta, astro emergente di Forza Italia, apparirà invece in tv domani, alla trasmissione della Annunziata «Lineatré» : sarà la sua prima uscita da candidato. Tiziana Maiolo ha confermato che si cimenterà in un collegio uninominale della Lombardia, ma con una rete di sicurezza: «E' probabile che abbia una ulteriore candidatura nel proporzionale». Il quasi-mimstro del Tesoro Piero Giarda ha confermato che resterà a fianco di Dini. Come candidato. EX LEADER. L'ex ministro dell'Industria Vito Gnutti non sarà della partita. Ed era già stato annunciato. Ma ora si sa che un altro membro leghista del governo Berlusconi lascerà il Parlamento: il giovane e «pimpante» Antonio Marano, già sottosegretario alle Poste. Quanto a Roberto Asquini, con un passato di sottosegretario alle Finanze, si sa che ha lasciato la Lega, ma forse potrebbe trasmigrare in un collegio forzitaliota. Altri ex di Bossi mvece sembrano preferire Dini: Pierluigi Petrini, Maurizio Menagon e Corrado Peraboni. Quanto a Luigi Roveda, per il momento ha aderito al gruppo misto di Palazzo Madama. ANTI-LEADER. L'antagonista di Rosy Bindi in quel di Siena sarà un personaggio assolutamente antitetico alla pasionaria popolare: una giovane docente universitaria di diritto all'Università di Firenze, nonché proprietaria di un hotel a Chianciano. Si chiama Anna Duchini ed è una fascinosa e mondana signora di laica estrazione. Lo scontro sarà tra due mondi. PROSSIMI LEADER. Travaso alla grande dei vertici sindacali nei ranghi dei partiti. Pietro Larizza, com'è noto, andrà con Dini. Il pds candiderà capolista in Veneto per il proporzionale il segretario confederale dell Cgil Alfiero Grandi, mentre l'Ulivo farà scendere in campo a Verona Luigi Viviani, segretario confederale Cisl. Restano poi confermate le candidature popolari per Giogio Alessandrini, Antonio Papaleo e Nicola Martino, tutti Cisl. GLI ESCLUSI. I giovani dell'Ulivo hanno innalzato il loro grido di dolore: la scorsa volta il Polo ha portato in Parlamento 45 deputati nati dopo il 1960, e il centrosinistra appena 5. La musica deve cambiare. ALTRI ESCLUSI. Anche l'Arcigay ha recriminato: è vero che Bianco ha posto il veto ad una candida- tura gay sotto il segno dell'Ulivo? La Quercia (vicina al movimento gay) deve rispondere di una eventuale simile imposizione, ma anche un chiarimento di Bianco sarebbe gradito. CORONE E CORONATI. I monarchici fa sapere un comunicato del movimento - appoggeranno Berlu- sconi e il suo schieramento. Ma non tutti i blasonati d'Italia sono compatti: per un nobile che potrebbe scendere a fianco del Polo, il principe Lillio Ruspoli, ce n'è un'altra che ha detto a malincuore no a Dini, la marchesa Gioia Marchi Falk. Raffaello Masci Il segretario Cgil Grandi con il pds Per l'Ulivo Viviani della Cisl Giarda correrà con il premier Da sinistra: il sindacalista Alfiero Grandi, l'ex leghista Pierluigi Petrini e Piero Giarda sottosegretario al Tesoro

Luoghi citati: Italia, Lombardia, Roma, Siena, Torino, Veneto, Verona