LA NUOVA POLVERIERA ASIATICA di Vittorio Zucconi

LA NUOVA POLVERIERA ASIATICA CINA CONTRO TAIWAN LA NUOVA POLVERIERA ASIATICA EWASHINGTON intanto all'altro capo del pianeta, nelle acque di quegli Stretti di Formosa dove trentanni or sono la pace del mondo era a rischio quotidiano, tornano a volare missili, esplodono testate, rombano jet da combattimento e si concentrano immense forze aeronavali in assetto di guerra. Era appunto dagli anni di Mao e Chang, dai cannoneggiamenti quotidiani dei cino-comunisti, come si diceva allora, contro le isole cino-nazionaliste di Quemoy e Matsu, che negli Stretti di Formosa, oggi di Taiwan, non si registrava una temperatu.S%iilitare cosi alta e una crisi altrettanto acuta. Quando un segretario di Stato americano definisce, come ha fatto Christopher, il comportamento e le azioni cinesi «incoscienti», «rischiose» e «preoccupanti» siamo ben oltre il limite degli alti e bassi che ogni relazione attraversa. Cina e Stati Uniti, ormai di fatto le due sole potenze militari e politiche con buona pace dell'orgoglio russo, sono ai ferri corti. E' una testimonianza eloquente del sollievo, dell'ansia di dimenticare, del provincialismo globale suscitati dalla fine della Guerra Fredda, il fatto che nessuno, al di fuori dei cinesi e degli americani, sembri dare importanza alla crisi negli Stretti che dividono Taiwan dalla Cina. E' come se i missili lanciati da Pechino ad appena 50 chilometri dalla costa taiwanese, la distanza che separa Milano da Bergamo per «manovre» ovviamente intimidatorie alla vigilia delle elezioni presidenziali a Taiwan, o le due portaerei nucleari inviate da Clinton, siano lo stanco «remake» di un film che non vogliamo più vedere. Ma se nessuno pensa davvero che dagli Stretti possa venire questa mattina una guerra aperta, la nostra indifferenza, la nostra ignoranza di quel che accade «all'altro capo elei mondo» sono l'irrazionale sindrome dello struzzo. La crisi negli Stretti di Taiwan viene a ricordarci che le nazioni si battevano, e si batteranno, molto prima e molto dopo la parentesi storica del marxismo e del socialismo reale. Tutti gli esperti di strategia e di geopolitica, a cominciare da Vittorio Zucconi CONTINUA A PAG. 11 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Clinton, Mao, Matsu