«Vado in vacanza, poi decido»

«Vado in vacanza, poi decido» «Vado in vacanza, poi decido» Alberto: che tensioni, non mi diverto più LILLEHAMMER DAL NOSTRO INVIATO «Sono stressato, stanco fisicamente e moralmente: adesso ho soltanto bisogno di riposare, poi con calma deciderò il mio futuro». Alberto Tomba, forse convinto di aver identificato la fonte delle sue ansie, ieri ha schivato con somma abilità di slalomista, meglio che in pista, i suoi cari nemici giornalisti. Quelli della carta stampata, si capisce, che secondo lui interpretano a loro modo le sue dichiarazioni. Ha parlato, invece, e molto, davanti ai microfoni tv, che di solito non fanno domande cattive. «Ho ottenuto due quarti posti. Dopo le feste dei giorni scorsi ò fin troppo: non pensavo neppure di piazzarmi nei dieci». 1 colleghi, specie quelli delle tv straniere, l'hanno interrogato a lungo sul suo futuro. Tutti vogliono sapere quel che farà Tomba, se appenderà gli scarponi ai chiodo, se continuerà scegliendo col contagocce i suoi impegni di Coppa, se insomma ha finito di sfogliare la margherita. «Il mio obiettivo è vincere l'argento ai Mondiali e il bronzo alle Olimpiadi, come non mi è ancora riuscito finora» ha detto Alberto buttandola sullo scherzo. O magari parlava sul serio: in questi momenti è davvero difficile capire quel che gli passa per la testa. Ma poi ha aggiunto, pili seriamente, pensiamo: «Voi mi dite che dovrei smettere adesso: grazie del consiglio. Fra qualche giorno deciderò: prima devo vedere i calendari del prossimo anno anche se so già che non cambieranno di molto, io sono allenato alle pressioni, ho esperienza. Ma devo dire che è molto dura. Bisogna sciare bene anche se si è stanchi. E io sono molto stanco. Lo ero già a Sierra Nevada. Il massimo è stalo in gigante, poi in slalom sono andato avanti quasi per forza d'inerzia». Il discorso, come tutti possono notare, riguardava soprattutto lo stess, la stanchezza piii psicologica che fisica del campione, la voglia nemmeno tanto mascherata di mollare tutto e di andarsene in qualche parte del mondo dove nessuno lo conosce. Per un paio di mesi, pero, o anche meno: perché Alberto in fondo ama i doni della fama. «Sopporto da tanti anni questo tipo di tensioni. Mezza Italia è con me, mezza contro. Devo sempre stare attento a quello che faccio e il più delle volte non riesco a divertirmi Adesso prima finisco di festeggiare gli ori mondiali e dopo vado in vacanza». A San Fnmcisco pei gli Oscar dello sport, poi a Vail, in Colorado, per due o tre mesi. Come carabiniere in congedo, gli ha detto uno. «Prima o poi, la carriera sta per finire e una decisione che bisogna prendere. A fine mese si saprai) In verità si sa già. Ma Alberto, di questo, non aveva proprio alcuna voglia di parlaci' «Su questa pista poteva cadere anciie Amiez: io non ero in gradi), alla fine della stagione, di fare miracoli» ha spiegalo Alberto. E ha concluso con un pensierino per Lillehammer «Sembrava una gara sociale, non una finale di Coppa. Non c'era atmosfera invece di creare il clima adatto ad una sfida mondiale, quelli, in basso, cantavano canzoni e raccontavano tavole». Poi è sparito: chissà quando lo vedremo di nuovo e come. le. co.]

Persone citate: Alberto Tomba, Amiez, Tomba

Luoghi citati: Colorado, Italia, Nevada, San Fnmcisco