Roma colpaccio a Milano
Buckler di nuovo sola: cedono nel supplementare Stefanel e Teamsystem Buckler di nuovo sola: cedono nel supplementare Stefanel e Teamsystem Roma, colpaccio a Milano Decide il missile diHenson in extremis Terremoto nelle zone alte della classifica, dove soltanto la Buckler esce indenne dal penultimo turno della prima fase, battendo nell'anticipo di sabato la Mash Verona. L'altra bolognese Teamsystem, invece, lascia in fuga solitaria i cugini della Virtus cadendo nel supplementare a Reggio Calabria. Stessa sorte per la principale inseguitrice delle due squadre emiliane, la Stefanel Milano, sconfitta addirittura in casa - e sempre nell'overtime - dalla sorprendente Nuova Tirrena Roma dell'ex Sconochini. Al quarto posto un poker: Treviso (che per problemi di coppa aveva anticipato il suo match con Trieste), Roma, Pistoia (passata a Siena nel derby toscano) e Varese (clamorosamente vittoriosa in volata a Pesaro). Proprio il match tra le metropoli Milano e Roma merita la copertina. Con la testa già al ritorno della finale di Coppa Korac, in programma mercoledì, la Stefanel ha alzato bandiera bianca proprio sotto gli occhi dei giocatori dell'Efes PUsen Istanbul, arrivati con largo anticipo nel capoluogo lombardo per difendere dopodomani gli 8 punti di vantaggio accumulali all'andata. La squadra milanese ha probabilmente pagato un calo di tensione e l'assenza del suo americano Rolando Blackman, colpito dall'influenza e con una mano acciaccata. Come se non bastasse, gli uomini di Tanjevic dopo appena 18' hanno perso per infortunio anche il pivot Alberti. Ciononostante la Stefanel ha lottato strenuamente e dato l'impressione di potercela fare comunque, trovando punti preziosi anche da giocatori solitamente comprimari come Portaluppi, De Poi e Sambugaro. Alla fine, però, anche per la stanchezza i milanesi si sono dovuti arrendere, collezionando la terza sconfitta consecutiva fra campionato e coppa che riapre il discorso per il terzo posto in classifica. La partita ha avuto un andamento insolito. Più che vincerla i romani, l'hanno persa i milanesi, troppo deconcentrati in alcuni uomini importanti - soprattutto Fucka e Gentile - e autori di alcune scelte tattiche abbastanza incomprensibili. Per esempio la Stefanel, a 13" dalla fine del tempo supplementare e con 1 punto di vantaggio, ha consentito alla Nuova Tirrena di giocare l'ultimo pallone anziché cercare di fare un fallo. Così il play degli ospiti Henson, quando mancavano appena 5" alla sirena della conclusione, ha sparato una bomba da lontano, insaccandola. Del resto l'americano è noto per le sue qualità di cecchino: di recente, in margine all'Ali Star Game al Palaeur, aveva dominato la gara di tiro da tre punti. La Nuova Tirrena ha comunque avuto il merito di credere nella possibilità di espugnare il Forum di Assago anche quando si è trovata nettamente in svantaggio (-14 al 13', -11 all'intervallo, dopo che Fucka aveva realizzato sulla sirena da oltre metà campo). Roma ha costituito il suo insperato successo all'inizio della ripresa, quando ha bloccato l'attacco milanese che è andato a segno per la prima volta dopo il riposo soltanto al 23' 30" con Bodiroga. Di lì in poi il match è stato un lungo testa a testa, tecnicamente non bello, ma agonisticamente avvincente. Con la Nuova Tirrena in vantaggio, è stato ancora Bodiroga a realizzare il canestro che ha consentito alla Stefanel di salvarsi allo scadere del 40' e di andare al supplementare. Neil'over-time c'è stata una battaglia a suon di tiri pesanti. L'ha vinta la Nuova Tirrena, sicuramente più determinata nonostante avesse perso per falli Hugo Sconochini, l'ex di turno e il prò- tagonista più atteso, che comunque in avvio di ripresa aveva scatenato la grande rimonta dei capitolini. In definitiva la Stefanel ha giocato male, tirando con pessùne percentuali da lontano: 12 su 34 (35%) contro il 10 su 17 (59%) dei romani. Ma i milanesi hanno anche perso troppi palloni (21 contro i 15 degli avversari), vanificando così la propria supremazia ai rimbalzi (39 a 28). Dal canto suo Roma, pur senza strafare, ha meritato il successo costruito sull'asse americano Henson-Murphy, con la collaborazione di Guerrini oltre che di Sconochini. [g. t.] L'ex milanese Hugo Sconochini ha propiziato la rimonta dei romani in avvio di ripresa
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