«Bravo quel Villeneuve»

«Bravo quel Villeneuve» «Bravo quel Villeneuve» // vincitore: con lui battaglia leale MELBOURNE. Eddie Jordan, proprietario dell'omonima scuderia, se ne è andato con 20 mila dollari in contanti nella valigetta. Li ha vinti in una scommessa a Flavio Briatore: aveva puntato su Irvine dicendo che sarebbe stato davanti a Schumacher in qualificazione e in gara. Gli è andata bene. Ma il costruttore irlandese ne ha persi parecchi di più nell'incidente di Brundle che gU ha ridotto in briciole la macchina, tanti pezzettini da buttare via. «Non ho capito cosa sia successo - ha spiegato Brundle -. Stavo andando a circa 290 km orari e mi è sembrato che diverse vetture viaggiassero a zigzag davanti alla mia. Per evitarle (si trattava della McLaren di Coulthard e della Ligier di Panis, ndr) mi sono intraversato, e la vettura ha preso il volo, sopra quella di Herbert. Sono stati secondi interminabili, ma la cellula di sopprawivenza dell'abitacolo ha resistito bene. Non mi sono fatto un graffio e mi sentivo in forma per riprendere la gara». . Un incidente ha eliminato anche Alesi. Il francese, ironia della sorte, è andato a sbattere contro la Ferrari di Irvine in un incauto tentativo di sorpasso. «Non potevo stare dietro - ha spiegato Jean - perdevo troppa strada. Ma ammetto di avere sbagliato. Così sono andato ai box e non ho neppure guardato la corsa di Berger, ero troppo irritato». Irritazione malcelata anche da parte di Villeneuve rimasto in testa per 53 giri. Al cinquantacinquesimo il canadese ha dovuto rallentare, dopo che dai box gli era stato esposto il cartello «Slow, oil pressure». Mancanza di pressione dell'olio motore. «Certo sono dispiaciuto, poteva essere bello. Ma ho una consolazione, la vettura e la squadra sono le migliori, mi rifarò presto». Il campione della Formula Indy ha dato spettacolo, facen- do nero (anche per l'olio che sputava la sua vettura) il compagno di squadra Hill, giocato più volte in una serie di sorpassi. Ma l'inglese ha fatto finta di nulla: «Non posso descrivere la mia felicità - ha affermato Damon - da tempo sognavo di andare subito in testa al campionato. In questo momento sono in vetta al mondo. Con Jacques è stata una bella battaglia, ma perdeva tanto olio che era un rischio andargli troppo vicino. A un certo punto è finito fuori pista e pensavo di andare al comando. Ma me lo sono visto rispuntare dal prato. Siamo stati vicini un paio di volte a toccarci, ma nel complesso è stata una lotta leale». Facile parlare quando si vince. Certo Villeneuve è un personaggio da prendere in considerazione. Sembra mister Hyde: tanto mansueto quanto imprevedibile. E in pista s; trasforma. Ma forse c'è un segreto: sulla Williams la maggioranza dei piloti farebbe bella figura. Prost nel 1993 dopo un anno di pensione, ritornò alle corse e vinse con la scuderia inglese il suo quarto titolo mondiale. Ercole Colombo II canadese: peccato mi rifarò presto Brundle di ferro: non mi sono fatto niente Hill, sua la la vittoria quest'anno

Luoghi citati: Melbourne, Villeneuve