Alla Juventus piace rimontare nel finale

AllaJuventus piace rimontare nel finale AllaJuventus piace rimontare nel finale GRAN rimonta della Juventus che, in svantaggio di due gol, ribalta la situazione contro la Lazio e chiude sul 4-2. La squadra di Lippi non è nuova a imprese del genere: nello scorso campionato, sempre al Delle Alpi, analoga prodezza aveva infatti compiuto contro la Fiorentina battuta per 3-2 (con doppietta di Vialli e gol vincente di Del Piero) negli ultimi 18'. Un 4-2 identico a quello sulla Lazio, vale a dire partendo dallo 02, la Juventus aveva invece ottenuto ai danni del Torino nel derby del 7 marzo 1982. A CACCIA Di PROTTL Si fa interessante la lotta per il titolo di capocannoniere. I potenziali candidati sono addirittura sette, racchiusi in appena 4 gol: dai 17 del leader Protti (ieri a secco come Batiustuta, nel confronto diretto) ai 13 di Oliveira e Caccia. Nelle posizioni alte è salito anche il sampdoriano Chiesa, che contro il Padova ha realizzato la seconda tripletta stagionale (la prima l'aveva ottenuta contro il Bari al S. Nicola) ed è salito a quota 14, eguagliando così il bottino ottenuto al termine del campionato scorso con la maglia della Cremonese. ESORDIENTE IN GOL Nello «spuntato» Parma di Scala (ieri privo di Melli, Zola e Stoichkov) il gol è patrimonio di tutti. A Piacenza la rete gialloblù l'ha firmata il non ancora ventenne Giovanni Arioli, all'esordio in serie A. Con Arioli i bomber stagionali del Parma salgono a 14, segue il Milan che ha mandato a segno 12 giocatori. La prodezza di Arioli merita risalto: brindare con un gol al debutto in serie A era impresa che quest'anno non ancora riuscita. Nel torneo scorso identico exploit era invece stato com¬ piuto dallo juventino Grabbi e dal laziale Di Vaio. BARI, 10° RIGORE CONTRO. La Fiorentina al San Nicola si salva con un rigore nelle battute conclusive e incolonna il quindicesimo risultato utile. Tutt'altra musica per il Bari: è infatti la decima volta che la squadra pugliese si vede punita con il tiro dagli 11 metri (record stagionale). E va detto che né Fontana né Alberga, i portieri schierati prima da Materazzi e poi da Fascetti, sono riusciti a neutralizzarne almeno uno. E per il Bari i rigori contro hanno condizionato ben 7 risultati. CINQUE RETI NEI PRIMI 5'. Era lecito aspettarsi una valanga di realizzazioni. La giornata turno si è infatti avviata all'insegna del gol, ben cinque nei primi cinque minuti (quest'anno non era mai accaduto): a segno il vicentino Otero, il piacentino Caccia, il laziale Favalli, il sampdoriano Chiesa e il napoletano Buso. Poi tutto è tornato su cadenze più consuete. Con 26 reti si è comunque avvicinato il tetto stagionale stabilito a quota 29 nella 13a giornata. Il record assoluto, 48 gol, risale invece alla quinta giornata del torneo 1992-93. DERBY SENZA STRANIERI. Alla vigilia della possibile invasione di stranieri in seguito alla sentenza Bosman, Cagni (per scelta societaria) e Scala (per fattori contingenti, Stoichkov e Sensini squalificati e Couto in panchina), hanno presentato nel derby giocato a Piacenza squadra tutte italiane. Erano più di due anni che non si verificava im caso del genere: dal 19 dicembre 1993 giorno in cui al Delle Alpi di Torino, senza il concorso si erano affrontate la Juventus e il solito Piacenza. Bruno Colombero

Luoghi citati: Lazio, Parma, Piacenza, Torino