Branca fulmina un piccolo Diavolo
Sport Derby: nerazzurri concreti e con un Pagliuca in più, rossoneri in difficoltà a centrocampo Branca fulmina un piccolo Diavolo Poi l'Inter si barrica e respinge gli assalti del Milan MILANO. Inter, di slancio. Imbattuto da diciannove partite, il Milan si arrende al culmine di un derby che i cugini, più organizzati e affamati, cavalcano con coraggio, senza mai perderlo di vista. Risolve un guizzo di Branca, quando ancora le squadre si stanno annusando. Alla quinta vittoria consecutiva, l'Inter sfoggia un'apprezzabile compattezza. Tutti danno tutto, a differenza dei rivali IBaggio in testa: un fantasma). Il Milan ò Weah, l'Inter una squadra: e il risultato lo specchio fedele di un appassionante rodeo. Sarà il risultato di Bari, saranno le assenze (Albertini, Boban, Savicevic, Simone, Vieira), sta di fatto che il Milan si cala nell'arena con una prosopopea che non sfugge all'occhio allupato dell'Inter. Il gol arriva subito, dopo sei minuti scarsi, figlio del caso (rimpallo FontolanEranio) e di una spumeggiante aggressività. La rasoiata di Branca è di quelle che non perdonano. Già in precedenza Fontolan, da lontano, aveva bombardato Rossi. Ritmi indiavolati, ribaltoni frequenti: è un derby al dente, giocato a petto in fuori, intenso, leale. Ardemagni (pilotato da Hodgson, in tribuna per squalifica) e Capello sbandierano un 4-4-2 che in fase d'attacco, grazie agli inserimenti di Fontolan e Di Canio, si trasforma in 4-3-3. Milan e Inter soffrono a sinistra, là dove Zanetti soverchia un Maldini debilitato da una micidiale febbriciattola e la coppia PanucciEranio impegna strenuamente la ditta Centofanti-Fontolan. Duelli ciclopici, cozzi maramaldi. Branca e Carbone spremono Baresi e Costacurta. Ince e Fresi disturbano Donadoni e Desailly. La Maginot interista (Bergomi-Festa-Paganin-Centofanti) imbottiglia Baggio e, almeno per un quarto d'ora, limita l'esplosività di Weah. La reazione del Milan porta a una situazione pericolosa (13', WeahBaggio-Eranio, tiro smorzato) e a due nitide palle-gol, la prima al 27' (da Weab a Eranio, con Pagliuca splendido nella respinta e Festa lesto nello spazzare l'area), la seconda al 33' (ancora Weah, di destro, ancora Pagliuca, di sinistro). L'Inter assorbe e riparte. Ci riprova Branca (alto), e su angolo luce non coglie l'attimo. L'evanescenza di Di Canio, sorvegliato da Bergomi, e il pressing gladiatorio sul Codino obbligano Weah a battersi da solo. Gli hodgsoniani sono più squadra e, come sospettava Capello, hanno più appetito. Per questo, alla ripresa del gioco, via Di Canio e dentro Ambrosini, un ruvido mestolo al posto di una languida forchettina. Su Pagliuca gli ultra milanisti rovesciano di tutto, lattine, ortaggi, monete: e lo colpiscono pure. Tassotti avvicenda Maldini, a pezzi, e così Panucci si aggiunge a Donadoni sul fianco sinistro. La partita resta tesa, aspra. L'Inter fa gruppo e non mucchio, il Milan fatica a stanarla, agguerrita com'è a centro campo e lungo le fasce. Fresi obbliga Costacurta a un fallo da ammonizione, Fontolan, di testa, su punizione di Carbone, «investe» Rossi. Baggio è un sughero in balia delle onde, i rifornimenti di Desailly, Ambrosini e Donadoni sono precari. Da ovazione, al 19', il numero che offre Branca: una veronica e oplà, Tassotti e Costacurta coricati in dribbling, rimedia Rossi, allo spasimo. Poteva, doveva, essere il colpo del ko. Il mordi e fuggi dell'Inter crea scompensi non trascurabili ad avversari sfilacciati e pasticcio¬ ni. Non ha fortuna Eranio, al 24', dal limite. Capello lo avvicenda con Locatelli. Festa e Paganin domano tutte le mischie, Centofanti, Fontolan, Ince: hic sunt leones. Spunta Carlos (fuori Centofanti). Il Milan sbatte la testa contro un muro di gomma: c'è impegno, non brillantezza, c'è foga, non lucidità. In tutto il secondo tempo, non ricordiamo un'occasione limpida, rotonda, se non in pieno recupero (Tassotti-Weah-Locatelli, alto dal cuore dell'area). Fresi copre e cuce, Carboncino zampilla per ogni dove. Ganz rileva Branca, Panucci stramazza al limite, l'Inter non rinuncia mai, a testimonianza di un'anima e un assetto degni di encomio. Pagliuca vola (e blocca) su Weah, solo contro tutti, anche i suoi compari. E' Inter, con merito, senza ombre. Roberto Beccantini MILAN (4-4-2) JSfe INTER (4-4-2) ROSSIS. 6.5 ^|ggP PAGLIUCA 7 PANUCCI 5.5 BERGOMI 6.5 COSTACURTA 6 FESTA 6.5 BARESI 6 PAGANINM. 6.5 MALDINI 5.5 CENTOFANTI 6.5 (9' St. rASSOTTI) 6 (31 's.t. ROBERTO C.) S.v. ERANIO 5.5 ZANETTI 7 (24' s.t. LOCATELLI) s.v. INCE 6.5 DESAILLY 6 FRESI 6.5 DONADONI 6 FONTOLAN 7 DICANIO 5 BRANCA 7 (Vs.t.AMBROSINI) 6 (40's.t. GANZ) s.v. WEAH 7 CARBONEB. 6.5 BAGGIOR. 4.5 AILCAPELLO 6 All.: ARDEMAGNI 8 1 Arbitro: TRENTALANGE 7 Retl:p.t.:6' Branca. Ammoniti: Fresi. Costacurta, Pagliuca. Spettatori: paganti 30.632, incasso 1.724.364.000, abbonati 46.829, quota abbonati 1.332.905.911.
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