Signori contro Marchegiani, è burrasca

Signori contro Marchegiani, è burrasca Signori contro Marchegiani, è burrasca La punta: quanti gol dobbiamo fare per vincere? Il n. 1: è una provocazione; Zoff attacca Casiraghi TORINO. Dopo aver assaporato un insperato trionfo, la Lazio è finita nella tempesta. E al termine i segnali della burrasca ci sono proprio tutti. Zeman fugge dallo stadio, forse per il timore di non saper frenare le parole. Casiraghi, cacciato dall'arbitro proprio perché lo stesso freno non ha saputo usare, lo imita quasi travolgendo un paio di cronisti. Si ferma, in compenso, Zoff, a esprimere con un filo di voce tutto lo sconcerto di una Lazio costata moltissimo e che produce delusioni in serie. «Abbiamo fatto di tutto per perdere la partita e ci siamo riusciti», dice il presidente, che riattacca così: «Incredibile, i ragazzi avevano cominciato alla grande conquistando un vantaggio che sembrava una garanzia». Un motivo di più per meditare ulteriormente sull'opportunità di rinnovare il contratto a Zeman? «L'allenatore non c'entra - ribatte Zoff con tono poco convinto - ma è chiaro che si deve cambiare rotta». Casiraghi sarà strigliato? «Beh, non ci limiteremo a questo» assicura Zoff. Il problema Zeman viene posto con domanda brutale a Signori: è finito il ciclo del boemo? Il bomber cerca di evitare la grana ma non esclude alcuna possibilità: «Sono amareggiatissimo, se non conquisteremo la zona Uefa sarà il fallimento totale e io in Europa con la Lazio ci voglio andare. Alle soluzioni per l'anno prossimo qualcuno penserà». Sconfitti dopo essere stati in vantaggio per 2-0, una bella impresa. «In effetti, sembra un destino che per vincere la Lazio debba segnare tre o quattro gol». Una stoccata per i difensori? «Non voglio criticare nessuno ma è chiaro che dovremo cambiare mentalità». Perché l'espulsione di Casiraghi? «Gigi era arrabbiato per un fallo non fischiato - spiega Signori - e ha rivolto all'arbitro un invito non proprio gentile. Eravamo sul 2-1 ed è stata una perdita molto grave». Mancando clamorosamente la palla Marchegiani ha in pratica regalato il primo gol alla Juve e non fa nulla per nascondere la propria colpa: «Mi sono concentrato per colpire il pallone e invece l'ho mancato. Spero solo che sia stata una zolla a tradirmi». Se non segna almeno tre gol la Lazio non riesce a vincere: questa è la tesi di Signori. Marchegiani fa una smorfia, poi ribatte: «Mi sembra una provocazione, forse si tenta di creare rivalità tra i reparti». Se rivedrà alla tv il dopo partita, Marchegiani si convincerà che il suo compagno ha parlato proprio così. La Uefa si allontana, tuttavia il portiere è ottimista: «Vi sembrerà paradossale ma nella Lazio io continuo a credere. Soprattutto per quello che ha fatto nel primo tempo. E' stata una sconfitta strana ma la resa al Delle Alpi avrebbe potuto starci. Non ci dobbiamo sentir cadere il mondo addosso». Piercarlo Alf onsetti

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