S'inceppa il superMilan

L'Inter regala un brivido al campionato: battuti i rossoneri che non perdevano da 19 giornate L'Inter regala un brivido al campionato: battuti i rossoneri che non perdevano da 19 giornate S'inceppo il superMilan Fiorentina a meno 6juve a meno 8 IL Milan che perde il derby è una notizia, visto che non perdeva dal primo ottobre (1-0 a Bari) e da ben diciannove partite. Ma dal momento che proprio il Bari blocca la Fiorentina sul pareggio, è come se fosse successo poco, quasi niente. Detto che l'Inter si impone con pieno merito; precisato che la squadra di Hodgson (in tribuna, squalificato) porta a cinque le vittorie consecutive; ribadito come Pagliuca, «vergine» da cinque gare, sia stato determinante anche ieri sera, resta da spiegare che cosa lascia in eredità il verdetto di San Siro. Lo smacco, per il Milan, è grande. Giocava in «casa» e il derby è sempre il derby. Capello aveva fiutato il vento. L'Inter ha più stimoli: è una dichiarazione di sabato, ufficiale. La posizione lassù, al vertice, rimane però solida e invidiabile: la Fiorentina si trova a sei punti, la Juventus è a otto, il Parma a dieci. E al termine del campionato, non mancano che nove giornate. Certo, le assenze hanno pesato, soprattutto a centro campo (Albertini, Boban, Vieira), ma anche in attacco (Savicevic, Simone). Il problema è che hanno pesato pure alcune presenze: su tutte, quelle di Di Canio, tolto dopo il primo tempo, e Roberto Baggio. Il Codino non è mai stato in partita. Stralunato, soverchiato, titubante. L'Inter, viceversa, ci è stata sempre. Con lucidità, con malizia, con puntiglio. Weah ha giocato, in pratica, da solo. Un rilievo, questo, che spiega molto, se non tutto. In attacco, il Milan ha prodotto poco: due palle-gol nel primo tempo, una, con Locatelli, agli sgoccioli. Poteva pareggiare, oh yes: ma se è per questo, poteva raddoppiare l'Inter. Parlare di crisi è fuori del mondo. Nel 1996, i Berlusconiani avevano raccolto sette vittorie e due pareggi. Smarrirsi in un derby ci sta: nessuno è di ferro. A co minciare dagli inseguitori. Fra Sampdoria e Bari, la Fiorentina ha gettato al vento occasioni d'oro. Vittorio Cecchi Gori ha avuto da Moratti quello che voleva. A tradirlo, sono sta ti i suoi prodi. E' difficile che, sabato, cominci un altro campionato. Anche se Albertini, Bo ban e Simone saranno ancora indisponibili. La trasferta di Cagliari è impegnativa, non proibitiva. E poi il calendario tifa Milan: a San Siro scenderanno Parma, Lazio, Fiorenti na. Lo scivolone nel derby fa male al cuore più che alla clas sifica. L'Inter, da parte sua, ha strappato un risultato che fa prestigio e (sempre più) zona Uefa. Se l'è meritato con i gar retti e con la testa. Qua la ma no, mister Hodgson. Roberto Beccantini l'dIc«hsStg Conte (a fianco), «inseguito» da Deschamps e Lombardo, imita Ravanelli e si copre il volto con la maglietta dopo aver realizzato il gol del vantaggio bianconero sulla Lazio; sopra: l'interista Branca sferra il tiro che ha condannato il Milan nel 235° derby della Madonnina

Luoghi citati: Bari, Cagliari, Lazio, Parma