Tutti alle Paste a pagare le bollette

23 Via Arsenale: in centinaia davanti agli sportelli aperti anche la domenica Tutti alle Paste a pagare le bollette / dirigenti: è stato un successo Giovanni Giliberto e la moglie Monica Bella hanno approfittato della passeggiata in centro per andare a pagare una bolletta del telefono. «Lavoriamo tutti e due, e durante la settimana è sempre un problema andare alla posta che funziona solo al mattino. Questa apertura festiva ci sembra comoda». Idem per Roberto Borina, in coda con una bolletta della luce, che durante la settimana consegna gelati e non ha mai tempo per le commissioni. «E' un buon servizio per chi lavora». L'accoglienza degli utenti è stata comunque buona. A mezzogiorno erano già circa 300 le operazioni di sportello: per la maggior parte bollette. Scarsa invece l'affluenza allo sportello del cambio. Si possono comprare francobolli e schede telefoniche, ma non spedire pacchi. Per ora non è previsto il servizio di vaglia internazionali. Il traffico maggiore si è avuto agli sportelli dei conti correnti, chiusi alle 12.30. Non è escluso però che l'orario venga prolungato, poiché è quello il servizio più richiesto. Sempre in via Arsenale 5 è stato spostato il servizio (festivo) raccomandate, prima svolto in via Alfieri (dove continua il servizio festivo telegrammi). «Una domenica di prova, un esperimento - sottolinea Antonio De Luca, direttore della filiale di Torino - anche per vede- re quali sono le esigenze maggiori dell'utenza e per prevedere eventuali aggiustamenti. Come primo giorno comunque siamo molto soddisfatti». Un'opinione ovviamente condivisa dal direttore della sede di via Arsenale, Angelo Occhiena, dal direttore del coordinamento agenzie Aldo Comande, e da Osvaldo Palmieri, direttore per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Per ora gli otto dipendenti in servizio festivo, tutti volontari, tengono aperti gli sportelli dalle 8.30 alle 19. La novità dell'ufficio postale aperto di domenica ha avuto ieri valutazioni diverse: tutte positive quelle degli utenti e dei dirigenti, polemica quella del sindacato Cgil che ha distribuito volantini all'ingresso di via Arsenale 5. E critiche arrivano anche dalla Chiesa, che ieri sul quotidiano Avvenire ha bollato l'estensione del servizio alla domenica come inutile («Già al sabato è un deserto» è stato scritto) e negativo per la comunità. Il vescovo di Como, Sandro Maggiolini, ha ribadito: «Il lavoro festivo è lecito in caso di grave necessità. Sono ammessi i lavori indispensabili per la comunità». E ancora: «Il nostro ritmo biologico ha l'esigenza periodica di fermarsi. Il giorno della messa, ma anche del riposo, dello stare in famiglia, con gli amici: è il settimo giorno che dà senso agli altri». Francesco La Tona, segretario regionale Filpt ha distribuito volantini con una dozzina di colleghi. «Questa organizzazione sindacale - dice il foglio - ha avanzato proposte che possono servire ad aumentare le ore di apertura degli uffici durante la settimana, e a ridurre i tempi di smaltimento della code, mentre ricordiamo che in Torino città su 78 uffici postali, solo nove sono aperti di pomeriggio». Commenta La Tona: «Questa iniziativa è solo un'operazione d'immagine a basso costo mentre la qualità generale del servizio non migliora». Domani comunque si aprirà a Roma un tavolo di trattative azienda-sindacati, per valutare tutti i problemi sul tappeto. [r. se] Contraria la Cgil che ha distribuito volantini sulla porta d'ingresso «E' solo un'operazione d'immagine» A sinistra: molti, ieri, i clienti nell'ufficio di via Arsenale In alto: il volantinaggio davanti all'ingresso

Persone citate: Aldo Comande, Angelo Occhiena, Antonio De Luca, Francesco La Tona, Giovanni Giliberto, La Tona, Monica Bella, Osvaldo Palmieri, Sandro Maggiolini

Luoghi citati: Como, Piemonte, Roma, Torino, Valle D'aosta