Julie la bella «un ritorno da taciturna»
Julie la bella Julie la bella Un ritorno da taciturna LONDRA. «Darling» Julie, rieccola. Ormai interessata più alle campagne politiche che alla gloria commerciale, quell'icona della liberazione sessuale negli Anni Sessanta ritrova con Kenneth Branagh la via maestra del grande cinema. Julie Christie era praticamente scomparsa dalla scena. Ora, nei panni di Gertrude, sono tornati i tempi di Lara e del «Dottor Zivago». La Julie Christie d'oggi non guarda, non ascolta e non parla. Nervosa come un'attricetta alle prime armi, attende sul set di «Amleto» ripassandosi la parte. Risponde nervosamente ai tecnici e agli altri attori. «E' sempre così dicono - da quando è tornata in prima linea, l'anno scorso, calcando le scene londinesi nel dramma "Vecchi tempi" di Harold Pinter». Il volto teso, il naso più affilato che un tempo, le inevitabili rughe dei 55 anni la fanno - anche come aspetto - un po' diversa da quella che il pubblico ricorda. Ma anche la sua vita è cambiata. Suo compagno, dopo gli anni con Beatty, è attualmente un giornalista inglese, Duncan Campbell, dal quale ha appreso il gusto per le battaglie liberali. Rintanata così nella sua fattoria del Galles, dosa le sue uscite.
Persone citate: Beatty, Darling, Duncan Campbell, Harold Pinter, Julie Christie, Kenneth Branagh
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