Squillo uccisa caccia al maniaco

11 Era stata assassinata un mese fa: scoperte analogie con alcuni altri omicidi Squillo uccisa, caccia al maniaco «Un serial killer ha accoltellato la prostituta di Ancona» ANCONA. Un serial killer che gira per l'Italia in treno, accoltellando prostitute dopo aver avuto un rapporto sessuale, combinato per telefono grazie agli annunci messi dalle ragazze sui giornali. E' questa la nuova pista degli inquirenti di Ancona che indagano sulla morte di Anna Maria Bevacqua, la squillo romagnola uccisa con una ventina di fendenti alla schiena l'8 febbraio scorso in un residence nei pressi della stazione ferroviaria. La localizzazione dell'appartamento rispetto alla stazione viene ritenuta un particolare importante: per uccidere la donna, l'assassino sarebbe arrivato in treno. Così avrebbe fatto in occasione di altri delitti, spostandosi su tutto il territorio nazionale, ogni volta che ha avvertito il bisogno di uccidere. La procura di Ancona e le altre interessate da omicidi simili a quello della Bevacqua hanno cominciato a collaborare seguendo questa direzione, insieme con gli esperti dell'Uacv di Boma, un reparto speciale di polizia creato per far luce sui casi irrisolti. L'esigenza è quella di raffrontare perizie, particolari, tracce, profili psicologici ricavabili dai delitti, somiglian ze nelle modalità tra i vari orni cidi. Non si sa ancora se la nuova pista seguita dagli investigatori abbia già dato qualche risulta- to. Per ora, nulla trapela dagli inquirenti di Ancona se non un cauto ottimismo. L'ipotesi è che il serial killer agisca da solo, contatti le prostitute per telefono, trovando il numero tra gli annunci sui giornali. Così avrebbe fatto per Anna Maria Bevacqua. Romagnola di 33 anni, la ragazza faceva la squillo ad Ancona dove arrivava da Rimini, città dove nessuno, neanche i più stretti familiari, conosceva la sua doppia vita. Poi, ottenuto un appuntamento, l'assassino si re- cherebbe sul posto. Sempre in treno, per potersi garantire il completo anonimato: un'auto può essere notata, specie se la targa è di un'altra località. Invece così riuscirebbe a far perdere rapidamente le sue tracce dopo i delitti, mischiandosi con migliaia di passeggeri. La possibilità che l'omicida abbia già colpito in altre parti d'Italia è un'opportunità che il sostituto procuratore Paolo Gubinelli, titolare dell'inchiesta sulla morte della Bevacqua ha sempre valutato come possibi¬ le. Ora, però, l'ipotesi sembra essersi rafforzata. Molti sono stati infatti i delitti ai danni di prostitute avvenuti negli ultimi anni in appartamenti vicini a stazioni ferroviarie. Nel Nord Italia e, in particolare, in Emilia Romagna. Tutti omicidi con armi da taglio. Del caso Bevacqua quindi, proprio su ordine di Gubinelli, si stanno occupando ora gli esperti dell'Uacv di Roma (Ufficio analisi crimini violenti). Si tratta di un reparto speciale di polizia, specializzato e qualifi¬ cato per indagini di questo genere. Sorto appena sei mesi fa, ha già incamerato i dati dei delitti più feroci avvenuti in Italia negli ultimi anni. Il reparto si occupa di casi irrisolti, all'apparenza senza movente. Le indagini vengono condotte attraverso dati e raffronti. Particolare rilievo acquista ora anche il fotofit diffuso dagli inquirenti anconetani il 23 febbraio scorso, disegnato sulla base di alcune testimonianze. Si tratterebbe di un prezioso testimone, o forse dello stesso as¬ sassino. Un uomo con quelle fattezze è stato notato sotto l'abitazione della Bevacqua nell'orario in cui si presume sia stata uccisa. Trovata morta il 10 febbraio, due giorni dopo l'omicidio secondo quanto stabilito dall'autopsia, la donna è stata sorpresa dall'assassino nel bagno. Qui è stata colpita prima con un oggetto alla testa per sette volte, poi con una ventina di fendenti sferrati alla schiena, forse con uno stiletto. Jerry Paladini L'assassino individuerebbe le vittime tramite gli annunci sui giornali: c'è un identikit Sopra, i carabinieri davanti alla casa della prostituta uccisa. A fianco un'immagine del palazzo e la stanza in cui venne trovato il cadavere

Persone citate: Anna Maria Bevacqua, Bevacqua, Jerry Paladini, Paolo Gubinelli