Washington latitante per 40 anni di Paolo Passarini

E li giudice stabilirà se dovrà finire la vita in carcere o se merita la grazia Washington, latitante per 40 anni Rapinatore si era ricostruito un'esistenza rispettabile LE INCERTEZZE DELIA GIUSTIZIA E WASHINGTON RA ricercato da quarant'anni e adesso finalmente la giustizia gli ha potuto metterete mani addosso. Ma, dopo 40 anni, l'uomo che si chiama James Ostrander non ha più nulla a che fare con quel John Wilson che nel '53 era stato condannato per omicidio di secondo grado. L'uomo che, dopo essersi spontaneamente consegnato, è attualmente detenuto in una prigione dello Stato di Washington, è un signore di 67 anni con otto nipotini e 4 bis-nipoti, che ha condotto una vita irreprensibile, guadagnandosi la stima e l'affetto della comunità presso la quale ha vissuto. Deve scontare la sua pena oppure no? Wilson-Ostrander venne condannato nel '53 in seguito a una rapina nella quale venne ucciso il proprietario di una salumeria di Seattle. Lui faceva solo il palo e non uccise. Per questo se la cavò con una condanna a 18 anni. Non aveva precedenti di rilievo e aveva invece alle spalle una storia familiare particolarmente disgraziata. La madre era morta quando lui aveva quattro mesi e poco dopo il padre venne arrestato per furto di bestiame. John Wilson venne così allevato da una zia più burbera che benefica. Quattro anni dopo la condanna, Wilson, che nel frattempo era stato spostato in un ospedale psichiatrico, scappò segando letteralmente le sbarre. Appena libero trovò la patente di un certo James Ostrander e scelse quella come la sua nuova identità. Facendo l'autostop, Ostrander venne caricato da una giovane coppia, che gli offrì anche un lavoro in una pompa di benzina. Il fuggitivo accettò, imparò anche a fare il gommista e il saldatore, e infine si sposò. «Quella coppia è stata la prima gente decente che abbia incontrato nella mia vita», ha ricordato Ostrander in un'intervista. Con la sua nuova famiglia, Ostrander prese residenza nell'area di Portland, nell'Oregon, dove per tutta la vita si è guadagnato da vivere facendo l'operaio. Ma non solo quello: mentre la sua famiglia continuava a crescere, Ostrander, sempre più a proprio agio nella sua nuova vita, diventò anche l'allenatore della locale squadra di baseball. Fu così che, quando nel '64, in seguito a una spiata la polizia scoprì che Ostrander non era altri che il fuggitivo John Wilson, duemila persone inviarono una supplica al governatore dell'Oregon perché rifiutasse l'estradizione del ricercato nello Stato di Washington. E il governatore Mark Hatfield la rifiutò. Poiché l'Oregon è il solo stato dal quale è difficile essere estradati, Ostrander non si mosse più da Portland. Ma, nel '91, afflitto da terribili mal di schiena, Ostrander decise di spostare la sua casa mobile in Arizona, sperando che il caldo gli giovasse. Ma la polizia riuscì a rintracciarlo. Nell'ottobre scorso venne arrestato. Lui, però, non voleva per nessuna ragione tornare in prigione e, pagata la cauzione per la libertà vigilata, fuggì di nuovo. Ma è troppo dura fare il fuggitivo a 67 anni e con un nervo sciatico impazzito. Così questo fine settimana Wilson si è spontaneamente consegnato al governatore dello Stato di Washington. Adesso, mentre aspetta di sapere se dovrà finire la sua vita in galera o se potrà tornare da nir poti e bis-nipoti, l'uomo dice: «La prigione serve per riabilitare e a me sembra di essermi già riabilitato». Paolo Passarini

Persone citate: James Ostrander, John Wilson