Strage per un amore respinto

Strage per un amore respinto Vigilante ammazza la donna che lo respingeva e la madre Strage per un amore respinto Ragusa: uccide due volte, poi si spara RAGUSA. Un'ossessione, un chiodo fisso che ha sconvolto la mente già malata di Paolo Gambuzza, 35 anni, la guardia giurata che venerdì notte ha ucciso due volte prima di suicidarsi. Per mesi Gambuzza, ex sottufficiale dei carabinieri, aveva tentato di avvicinare Francesca Campagnolo, 29 anni, sposata e madre di due figli, della quale si era invaghito. E' lei la prima vittima del folle raid dell'altra notte, ad Acate, un piccolo centro della provincia di Ragusa. Tornando a casa, l'omicida ha poi ucciso la propria madre, Giuseppina Tiralongo Gambuzza di 61 anni, prima di puntarsi la pistola alla testa e sparare per la terza volta. Ferite leggermente anche due donne, coinvolte nel primo agguato, avvenuto poco dopo la mezzanotte all'interno della pizzeria ((Al Tramonto» nella piazza principale di Acate. Lì, Francesca Campagnolo, sposata con il titolare dell'autosalone del paese, Mario Carollo, era andata con alcune amiche per festeggiare l'8 marzo. Con sé aveva portato anche la figlia di 5 anni. Al momento dell'omicidio nel locale c'erano una cinquantina di persone: tra queste anche una sorella del folle omicida, che ha assistito a tutte le fasi della terribile sequenza. Gambuzza era entrato nel locale per bere un caffè. Ha visto Francesca Campagnolo, amore giovanile mai corrisposto. Anzi, la donna era stata costretta persino a sporgere denuncia contro di lui per molestie. Gambuzza, che da appena un mese aveva preso servizio come metronotte e aveva acquistato l'arma usata poi per i delitti, ha lasciato subito la pizzeria. Ma poco dopo è tornato sui suoi passi e, dopo aver invitato inutilmente la donna a seguirlo, ha estratto la pistola e ha fatto fuoco per sei volte, colpendo la Campagnolo alla testa sotto gli occhi atterriti della figlioletta. Nella sparatoria sono rimaste ferite an¬ che Lucia Mole e Giovanna Infuso, che erano sedute al tavolo con la vittima, mentre la sorella del metronotte è corsa a casa, nell'appartamento di via Adua, dove i tre abitavano insieme, e ha raccontato alla madre, Giuseppina Tiralongo, quanto aveva visto; poi si è rifugiata nella sua stanza, chiudendo a chiave la porta. La madre ha preferito affrontare il figlio omicida e, quando al suo arrivo ha cercato di parlargli, per risposta ha ricevuto sette colpi di pistola alla testa. E' morta all'istante.. Subito dopo, stando al racconto della ragazza, Paolo Gambuzza si è puntato la pistola alla testa e ha fatto fuoco. Quando sono arrivati i carabinieri non era ancora morto; trasportato all'ospedale della vicina Vittoria e ricoverato in rianimazione. Ieri mattina i medici hanno capito che non c'era più nulla da fare. [f. a.] Si era invaghito di una giovane sposa L'ha ammazzata davanti alla figlia di cinque anni L'abitazione del vigilante che ha ucciso due volte e poi si è suicidato

Persone citate: Francesca Campagnolo, Giovanna Infuso, Giuseppina Tiralongo, Giuseppina Tiralongo Gambuzza, Lucia Mole, Mario Carollo, Paolo Gambuzza

Luoghi citati: Acate, Ragusa