Miliardario con gli aborti clandestini di Fabio Poletti

Milano: denunciato medico generico, ha eseguito più di settecento interventi Milano: denunciato medico generico, ha eseguito più di settecento interventi Miliardario eoa gli aborti clandestini Per ogni interruzione chiedeva 800 mila lire Straniere la maggioranza delle pazienti MILANO. La fabbrica degli angeli era in via Boeri 11. Silvio Brambilla, 67 anni, ex pedicure con una laurea da medico generico, procurava aborti clandestini in serie. Come in una catena di montaggio interveniva sulle pazienti, spesso extracomunitarie, talvolta minorenni, con l'abilità di un macellaio. Nello studio alla periferia Sud della città la polizia ha trovato un museo dell'orrore: un quadro «artistico» fatto con spirali intrauterine, ferri chirurgici 'non sterilizzati) riposti in una scarpiera, guanti di lattice riutilizzati più volte. E nel frigorifero della cucina, insieme a generi alimentari sono state trovate provette con le urine delle pazienti, l'unico test eseguito prima dell'aborto. Denunciato a piede libero Silvio Brambilla ha confessato la sua industria. Ma ha cercato di minimizzare: tre aborti al mese e solo per aiutare le gio vani in difficoltà. Ma non è così. Secondo Adriana Cassano Cicuto e Fabio Roja, i due magi strati che hanno condotto l'indagine, Silvio Brambilla lavo rava come un infaticabile. Anche 5 interventi al gior no, anche alla domenica, anche di notte e da almeno 5 an ni. Dalle donne voleva almeno 800 mila lire, spesso un milione e mezzo. Chi non poteva, pagava in oro. Nello studio sono state ritrovate catenine d'oro per un chilo. Ma il giro d'affari era molto più grande: oltre ad ot to appartamenti in città, Sii vio Brambilla possedeva pure case a Parigi, Montecarlo Nizza e New York. Più tre miliardi in buoni ordinari del te soro. La legge 194 sull'interni zione di gravidanza per lui era un optional. Interveniva su minorenni e in un caso (ma potrebbero essere molti di più) risulta un intervento su una donna incinta da 15 setti mane, molto più dei 90 giorni che è il limite consentito dalla legge. Lo faceva per soldi. Ma era incapace di armeggiare con quei ferri mai sterilizzati che utilizzava come una «mammana» qualsiasi. Con quella laurea il «dottor» Brambilla era poco più evoluto delle praticone che usano (ancora) infusi di prezzemolo e ferri da calza con esiti immaginabili. Ma non è finita: in casa di Silvio Brambilla hanno trovato molto materiale pornografico, da cassette video a foto. Probabilmente anche di pazienti. Più una collezione di oggetti buoni per un sexyshop. Lavorava di domenica, di notte, ad un ritmo frenetico. Bastava telefonargli, per essere ricevuti. Non c'era bisogno di ecografie, analisi. Bastava un test di quelli che vendono in farmacia e lui era pronto ad intervenire. Il lettino era sempre disponibile, bastava paga- re. Settecentotrentasei cartelle cliniche sono state ritrovate nel suo archivio. Ma gli interventi potrebbero essere molti di più. Di alcune pazienti Silvio Brambilla non conosceva nemmeno il nome. Bastavano i soldi. Bastava che pagassero e stessero zitte. A parlare è stata una giovane filippina. E' stata lei a rive¬ lare chi l'aveva massacrata con una forbice chirurgica. Chi aveva usato male l'aspiratore tanto da lasciarle nell'utero pezzi di embrione che le avevano provocato una fortissima emorragia. Da costringerla al ricovero. Così è scattata l'operazione. Con l'utilizzo di alcune agenti donna, che si sono finte desiderose di interrompere la gra¬ yidanza. A una - su due piedi è stato chiesto un milione. Lui era pronto ad operarla subito, dopo una leggera anestesia praticata naturalmente senza averne il titolo. Ora gli inquirenti stanno accertando i nominativi delle donne che sono passate nello studio dell'orrore. Rischiano, in teoria, di essere a loro volta denunciate. Ma per molte di loro i pubblici ministeri sembrano intenzionati a chiedere l'archiviazione. Tra di loro c'è una giornalista «vittima» di un amantepadrone vip, che è stato a sua volta denunciato per procurato aborto. In quella casa di via Boeri adesso non c'è più nessuno. I magistrati hanno messo i sigilli alla porta. E Silvio Brambilla ha pensato (bene) di staccare il telefono. Fabio Poletti tina manifestazione contro l'aborto clandestino

Persone citate: Adriana Cassano Cicuto, Brambilla, Fabio Roja, Silvio Brambilla

Luoghi citati: Milano, Montecarlo, New York, Nizza, Parigi