Ravanelli mette ko l'aggressore
LA DIFESA DEL CAMPIONE Torino, il calciatore della Juve risponde agli insulti ma si frattura una mano Ravanelli mette kg l'aggressore Dopo la lite dal benzinaio TORINO. Dal calcio alla boxe in pochi minuti: Fabrizio Ravanelli, lasciato il campo, ha steso con un pugno da ko un ragazzo che lo ha aggredito e insultato davanti a un distributore di benzina. E' successo venerdì pomeriggio a Torino, in piazzale Gorizia, a pochi passi dal vecchio stadio Comunale. L'attaccante della Juventus e della Nazionale aveva appena finito l'allenamento. Con la sua Punto Cabrio gialla si è fermato al vicino distributore Agip, gestito da Gianfranco Pastore, noto tifoso bianconero. Non era un caso, quindi, che il cliente davanti a lui, intento ad aggiungere olio nel motore, fosse José Altafini. Poco più in là, due ragazzi stanno spingendo la loro Uno, rimasta senza carburante. E si avvicinano con una tanica vuota in mano. Per uno di loro, l'occhiata lanciata all'interno della Punto gialla è fulminante: al posto di guida c'è proprio Fabrizio Ravanelli, il calciatore. Un'occasione da non perdere, una soddisfazione che capita poche volte di potersi prendere nella vita: dar sfogo alle proprie antipatie calcistiche. Mentre il benzinaio riempie la tanica, il ragazzo scambia una battuta con l'amico: «Hai visto chi c'è? Ravanelli. Ora gliene dico quattro». Detto e fatto. Ripassando davanti al finestrino abbassato, tanica alla mano, va all'attacco: «Sporco juventino, figlio di...». E tenta di aggredirlo. Schivato un ceffone, il calciatore passa al contrattacco. Con un dritto al volto ben piazzato, mette a segno un knock-out da pugile. Ma interviene l'amico del ragazzo finito a terra: tenta di colpirlo con un'insegna. Per sedare la rissa devono intervenire Altafini, il gestore e un carabiniere in borghese. Risultato: i due ragazzi hanno riportato la peggio e si sono allontanati sulla vettura. Per Ravanelli, invece, breve tappa all'ospedale per constatare una microfrattura al quinto metacarpo della mano destra: 35 giorni di prognosi (oggi sarà regolarmente in campo contro la Lazio, con una fasciatura speciale). Poi, accompagnato dal suo procuratore, Beppe Bonetto, va dai carabinieri per spor¬ gere denuncia. Ma contro ignoti, perché dai controlli sulla targa (immatricolata ad Avellino), l'auto è risultata rubata. «Quei due ragazzi lo hanno insultato e provocato - racconta Altafini - . E lui non è uno che le manda a dire, certo. Ma si è dovuto difendere». Tuttavia, Ravanelli era davvero infuriato e per placarlo l'ex calciatore gli ha fatto credere di essere nuovamente vittima delle telecamere di «Scherzi a parte». Giacomo Bramardo ano re BTSiBcriiedliacss- sndrda Il calciatore della Juve Fabrizio Ravanelli. A sinistra, il distributore dove è avvenuta l'aggressione
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