Scalfaro: basta impuntature sulla Rai di Renato Rizzo

Il Presidente da Lisbona: valido il decreto «par condicio», ma ci vuole una riforma Il Presidente da Lisbona: valido il decreto «par condicio», ma ci vuole una riforma Siqlfurot busta impuntature sulla Rai «Pensate all'interesse del Paese» LISBONA DAL NOSTRO INVIATO Lady Moratti, i capricci non servono. E non serve neppure che il presidente dell'Iri, Tedeschi, usi i magistrati come interpreti per parlare con il cda Rai. Signore e signori, lo spettacolo deve finire. Saggezza ci vuole. E minor attenzione agli interessi di bottega. Scalfaro, da Lisbona, dove è giunto per partecipare all'insediamento del nuovo Presidente portoghese, interviene con mano pesante sui temi più scottanti di questi giorni. Con un consiglio a Cecchi Gori, per evitare il rischio che a pagare le spese di un interesse privato sia la gente. «Certo, il calcio è lo sport più popolare. Per parte mia sono convinto che nulla sia insormontabile se c'è buona volontà». Che cosa intende? «Bisogna sempre aver chiaro l'interesse generale evitando che prevalgano l'interesse di parte e ancor meno le impuntature personali. Quando si amministrano iniziative che hanno come unico scopo l'interesse generale non devono mai vincere le impuntature». Che dice della vicenda-calcio? «Quando il privato, legittimamente sia chiaro, si inserisce in un campo che riguarda l'interesse generale, anche lui a quello stesso interesse deve far riferimento. Pure in questa vicenda, se si è incapaci di dialogare e ognuno preferisce parlare da solo, il danno sarà tutto del terzo». Del terzo? «Sì, della gente. Se non si pensa alla gente si manca di intelligenza e volontà di servire lo Stato». Presidente, e sulla par condicio, come la mettiamo? «Torniamo alle famose questioni che richiamai anni fa, e in modo anche ampio, quando affermai che ogni partito deve poter vivere, esprimere il proprio pensiero, avere uno spazio di ascolto. Il Parlamento aveva affrontato in qualche modo il tema: prìmum vivere». Allude al finanziamento ai partiti? «Già, il resto è rimasto per strada, in un decreto mai convertito in legge. Un decreto valido anche se non vi è dubbio che le continue rinnovazio¬ ni rappresentino un esempio di non correttezza costituzionale... E', questo, un tema che le riforme devono affrontare. Altrimenti siamo fuori dallo spirito della Costituzione». Non c'è il rischio che la campagna elettorale sia poco sentita e la gente non capisca? «Se si è chiari nei programmi, se si rinuncia ad accuse e ad ingiurie e se c'è un dialogo aperto, io credo che la gente si interessi. Se, al contrario, si insiste con le impuntature o ci si scambia invettive o minacce, il cittadino si ritira nel privato. E questo è un fatto grave e pesa sul gioco democratico». Renato Rizzo «Chi non pensa alla gente manca di intelligenza e volontà di servire lo Stato» Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro

Persone citate: Cecchi Gori, Moratti, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro

Luoghi citati: Lisbona