Cecchi Gori: ecco il mio direttore di Carlo Rossella

Cecchi Gori; ecco il mio direttore Cecchi Gori; ecco il mio direttore Girala, da Famiglia Cristiana a Tmc MILANO. «Sono il gemello di Carlo Rossella». Pier Michele Girala, da ieri direttore del telegiornale di Telemontecarlo, replica con una battuta a chi gli ricorda la sua totale inesperienza nel settore televisivo. Torinese, 48 anni, primogenito di una famiglia di giornalisti (un fratello all'Ansa, un altro alla Rai), Girala ha lavorato fianco a fianco con il direttore del Tgl nella Stampa degli Anni Settanta, prima di entrare a Famiglia Cristiana. Nel settimanale dei Paolini è rimasto 23 anni, andandosene «tra lacrime e abbracci» con il ruolo di caporedattore centrale. «Sono il gemello di Rossella - spiega - anche se lui vale cento e io dieci. Con le dovute proporzioni farò quello che fa lui: un tg per famiglie, che non ha bisogno di un direttore condottiero. Editoriali alla Curzi? No, grazie, preferisco l'under statement. Non andrò in video, a meno che Cecchi Gori non mi ci mandi a forza...». Un cattolico sulla poltrona di Curzi, comunista nel cuore e nell'anima. Chi ha parlato di metamorfosi politica di Telemontecarlo, che si appresterebbe in televisione a sostegno del Centro potrebbe trovare una conferma alle sue previsioni. Qualcuno sussurra che un ruolo non indifferente nella scelta di Girala per il timone di Tmc potrebbero averlo esercitato i Paolini, frati-editori di Famiglia Cristiana. «Non è vero - taglia corto Girala -. Escludo ogni intervento del Gruppo Periodici San Paolo in questa vicenda. Certo, so che i vertici dell'editrice sono contenti della mia scelta. Ed è evidente che la mia sto¬ ria professionale parla da sola: non si prende uno come me per fare qualcosa di diverso da quello che ho fatto fin qui. Sarebbe come comperare un centravanti per farlo giocare da terzino. E in ogni caso io non sono il successore di Curzi, ma di Claudio Pavoni...». Entrare a Telemontecarlo nei giorni della guerra sul calcio e dopo la rivolta contro Pavoni (direttore per pochi giorni) è come saltare su un'auto che dopo anni da utilitaria si è messa all'improvviso ad andare ai trecento all'ora. «Io credo che il Gruppo Cecchi Gori possa diventare il terzo polo della televisione italiana. La cosa può non piacere a chi si trova bene nel duopolio di oggi: io la penso diversamente». Nessuna anticipazione sul futuro di Tmc: «Prima voglio incontrare l'editore e i colleghi. Vorrei rinforzare la redazione milanese, ma è ancora presto per parlarne. E poi il fatto che io abbia molte proposte da fare non significa che verranno accettate tutte...». [g.tib.] Vittorio Cecchi Gori proprietario di Tmc

Luoghi citati: Milano, Tmc