II raduno del Veteran Car Club conclude la stagione invernale

PRAGELATO PRAGELATO IN FESTA CON AUTO D'EPOCA II raduno del Veteran Car Club conclude la stagione invernale La manifestazione di domenica 10 marzo ha un significato importante anche, per i promotori, i soci del Veteran Car Club di Torino. Per molti anni questo club di auto storiche, fra i più antichi in Italia, ha organizzato la prima uscita annuale agli inizi di marzo con il tradizionale percorso Torino-Sestriere. Poi il traffico e la difficoltà delle strade hanno impedito il ripetersi della manifestazione, ma ora sarà proprio il tragitto Tori- Una veduta di Pragelato In alto, auto d'epoca: una Torpedo Alfa 24 HP, una Fiat 501, una Cisitalia Pinin Farina no-Pragelato a ridare vita a questa consuetudine. In piazza Lantelme giungeranno una trentina di vetture «classic» e «post-classic», le due categorie ufficiali della Federazione Internazionale Vetture d'Epoca, gioielli automobilistici datati in prevalenza Anni Sessanta: Jaguar, Triumph, Augusta, Flaminia e Fulvia Coupé, Fiat Balilla e Porsche, per citare qualche nome. Purtroppo fino all'ultimo momento non si saprà se le condizioni atmosferiche permetteranno di far sfilare le prestigiose vetture per le vie del paese, ma certo il poterle ammirare e conoscerne la storia grazie alla presenza degli equipaggi sarà comunque un'opportunità preziosa per gli intenditori. Un mondo, quello del collezionismo delle auto-cimelio, che conta in Italia 150 club, di cui cinque sono realtà torinesi. Il Veteran Car Club ha il primato cittadino: fu fondato nel 1961, primo presidente Umberto Agnelli, seguito poi da Giuseppe Pininfarina. La carica è attualmente ricoperta da Roberto Loy, orgoglioso di poter affermare che il club ha un «parco macchine», senza dubbio d'eccezione, di ben 1200 vetture, fra le quali si possono annoverare modelli come la Bugatti o l'Isotta Fraschini degli Anni Venti, l'Alfa Romeo 1750, qualunque tipo di Lancia e Fiat e le auto storiche della tradizione inglese, fra tutte Jaguar e Triumph (la sede del Ve-' teran Car Club è in via Revel 15, tel. 538990). Nel 1996 cade il 35° anno di fondazione del club e si stanno preparando iniziative speciali per festeggiare l'anniversario. Il raduno del 12 maggio prevede la riedizione del Giro della Collina torinese, un classico percorso di inizio secolo. Il 28 e 29 giugno è in programma la Corsa in salita Susa-Moncenisio, che compie vent'anni. Tiziana Platzer LESSOLO AGRITURISMO NEL PARCO DELLA MINIERA A Calea, sulle colline appena sopra Lessolo, sorgono immerse nei boschi antiche costruzioni e cimeli di attività minerarie: una sorta di parco «misto», che alle bellezze naturali unisce reperti storico-industriali. Per chi sia curioso di scoprire le une e gli altri, d'ora in poi sono possibili escursioni domenicali: le organizzano i coniugi Luigi Giolitto e Roberta Anau, gestori dell'azienda forestale agrituristica «La Miniera», collocata proprio nel parco di Calea, negli edifici che un tempo ospitavano le maestranze delle vicine miniere di Brosso. Sì, perché sotto il fitto susseguirsi di castagni, betulle e robinie,, corrono vene di vari minerali del ferro (l'ematite, la pirite e la magnetite). Fin dal 1200 qui si estraevano e si lavoravano i metalli; secondo alcuni, lo facevano già i romani e, ancor prima, le popolazioni celtiche autoctone. Oggi, restano molti segni di questo sfruttamento, conclusosi poco più di trent'anni fa: mulini, fucine, forge e forni sparsi attorno alle cave stanno lì a costituire un autentico itinerario di archeologia industriale. Se nei giacimenti non ci si può addentrare, è possibile invece vedere questi moderni reperti in compagnia di Giolitto: le escursioni domenicali partono alle ore 11 e ripercorrono i passi che, fino al 1964, furono dei minatori. Certo, la visita per sentieri e mulattiere è anche un trekking nel bosco della.montagna, con i rumori dei suoi mille torrentelli, fra volpi, tassi e cinghiali. Insomma, una piccola oasi in cui non mancano i pettirossi, le cinciallegre, gli aironi e le poiane, magari da inseguire con l'innocuo obiettivo fotografico; una passione, questa del birdwatching, che qui si può esercitare anche la notte, alla caccia degli allocchi e delle civette. In un ambiente così ricco di fascino, l'Arcigola Slow Food del Canavese organizza per l'8 marzo una serata dedicata alle «arcigolose». «La nostra socia Roberta, titolare della Miniera, ci propone un menù veramente speciale», anticipa Loredana Aprato, fiduciaria dell'Arcigola del Canavese. Eccolo: Pane alle erbe e salse: hummus di ceci e sesamo, pistagna alle noci. Insalata di verdura, frutta, fiori, uova di anatra e petto d'oca. Filetti di trota salmonata marinata con aneto e carciofi. Cipollini in agrodolce. La «Miniera» (nelle due foto) ospiterà anche una cena dell'Arcigola

Persone citate: Fulvia Coupé, Giolitto, Giuseppe Pininfarina, Loredana Aprato, Luigi Giolitto, Pinin Farina, Roberta Anau, Roberto Loy, Tiziana Platzer, Umberto Agnelli