Da Bob Margolin a Son Seals il 14 e 15 al Teatro di Torino

BLUES FESTIVAL BLUES FESTIVAL ODETTA EI SUOI AMICI Da Bob Margolin a Son Seals il 14 e 15 al Teatro di Torino ■ L «Torino Blues Festival» I affronta la seconda edizioI ne. Vabbé, neanche Roma è stata costruita in un giorno, e neppure in un anno, e il tentativo del Centro Cultura Popolare e della Nuova Arca di dare alla città una rassegna blues di alto livello merita d'essere apprezzato e incoraggiato, anche se per il momento la creatura è ancora piccolina. Due sole serate, giovedì 14 e venerdì 15 marzo, sul palco del periferico Teatro di Torino in piazza Massaua: e un cast interessante, benché non infarcito di superstar. Si spera che il gemellaggio stabilito con il monumentale festival di Amsterdam porti a una crescita della manifestazione torinese, della quale si può comunque apprezzare la volontà di proporre artisti americani di sperimentato mestiere, se non celeberrimi, e di dare spazio pure ai musicisti italiani, degni d'attenzione e rispetto. Il 14 marzo alle 21,30 aprirà il festival la band di Bob Margolin, chitarrista Usa che è stato per sette anni - dal '73 all'80 - la spalla fidata del titano Muddy Waters: Margolin (nella foto qui a fianco) ha all'attivo collaborazioni con personaggi illustri, da B. B. King a Willie Dixon, da Jorma Kaukonen a Eric Clapton, e alcuni episodi curiosi, come il concerto tenuto nel '78 alla Casa Bianca e la partecipazione, nel '79, al Festival di Chicago con i Blues Brothers. A seguire, verso le 22,30, arriveranno i Road Runners di Mellow Meli Owens, musicista di Nashville che ebbe successo anche in Europa con il gruppo rock Epitaph. In seguito s'è dedicato al blues, e sarà a Torino con la sua nuova band Road Runners. Le «guest star» italiane della serata sono Nick Becattini con la sua band Serious Fan, Giancarlo Crea e Guido Toffoletti accompagnato dalla Blues Society. Il meglio, insomma, del prodotto nazionale. Venerdì 15 'a star della serata (che s'inizierà alle 21,30) è Odetta, grande interprete di gospel e spiritual, da 35 anni una protagonista indiscussa della musica popolare americana. L'esibizione della «Joan Baez di colore» sarà seguita, alle 22,30 circa, da quella di Son Seal, eccellente chitarrista chicagoano che in vent'anni di carriera ha inciso sette dischi, dei quali sei premiati con un Grammy. L'Italia, infine, la sera del 15 sarà rappresentata dalla blues band di Rudy Rotta. I biglietti numerati di platea costano 25 mila lire, 15 mila la galleria. Prenotazioni telefoniche al 537.636. [g. fer.] STEVE LACY Steve Lacy resta, a 61 anni, uno dei massimi maestri dell'avanguardia jazzistica: il sopranista newyorkese, cresciuto al fianco di Cecil Taylore Thelonious Monk, da tempo vive in Europa, collaborando con musicisti sia americani, sia europei, specie tedeschi. Steve Lacy sarà sabato 9 marzo al Piccolo Regio, per la rassegna «Linguaggi Jazz» organizzata dal Centro Jazz Torino, affiancato dal contrabbassista francese Jean-Jacques Avenel e dal batterista americano John Betsch. Inizio alle 21,15, ingresso 20 mila lire. '