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ATTI UNICI ATTI UNICI Goldoni eMcEwan a S. Filippo e Adua ACarlo Goldoni e ad un suo atto unico dal titolo «L'osteria della posta» è dedicato l'appuntamento di sabato 9 e domenica 10 marzo all'Oratorio San Filippo. La trama è er:le e giocosa, adatta, nell'epoca in cui venne scritta, a riempire intervalli, sostituire intermezzi, prolungare commedie troppo brevi, ma con dignità di scrittura drammaturgica e brillante caratterizzazione dei personaggi. I protagonisti sono due giovani sposi promessi, Beatrice e Leonardo, che non si sono mai visti. Lui è di Torino, lei di Milano. Entrambi decidono di partire alla volta della città del futuro coniuge per potersi finalmente conoscere. Solo che lo fanno contemporaneamente. Si incontreranno a loro insaputa, a Vercelli, quando tutti e due casualmente faranno sosta alla suddetta Osteria. Ne nasce una piccola commedia di equivoci, non sprovvista di garbo e soffusa d'ironia. Come sempre, adattamento e regia sono stati curati da Paolo Trenta che si riserva anche una parte d'interprete accanto a Davide Antonacci, Chiara Bonino, Anna Campagna, Cristina Capossele, Ivano Corcione, Elena Cortese. Altro atto unico ma decisamente contemporaneo, con tutt'altre tematiche e in forma di monologo, quello in scena al Teatro Adua dal 14 al 31 marzo. Il testo è tratto da una raccolta di racconti dello scrittore Ian McEwan tradotti da Stefania Bertola. Si intitola «Conversazione con l'uomo nell'armadio», ed è dirètto e interpretato da Oliviero Corbetta. L'uomo protagonista è deciso a trascorrere il resto della propria vita rinchiuso in un armadio fuggendo dal mondo e dalle responabilità che lo attendono. E' disposto tuttavia a spiegarne il perché. Lo fa raccontando tutto quello che è avvenuto prima, sin da quando era bambino e quando poi non lo era più sebbene sua madre si intestardisse a trattarlo come se ancora lo fosse. Un'esistenza subita tra violenze sconcertanti che rendono plausibile l'ultima estrema decisione. [m. bo.]