L'ODISSEA DI ZUKERMAN di Leonardo Osella

LINGOTTO LINGOTTO L'ODISSEA DI ZUKERMAN 7/ celebre violinista dirige l'English Chamber Orchestra l'indiati Zukerman dirigerà ed eseguirà nel concerto del 5 marzo brani di Bruckner Mozart e. Mendelssolm re a Monaco durante una breve permanenza nel 1774 per presentarvi l'opera «La finta giardiniera», e del quale Hermann Abert sottolinea la «dolce fantasticheria». Il lavoro era stato composto nel 1775 a Salisburgo, così come il successivo «Adagio in mi maggiore K 261». Si tratta di un pezzo destinato al «Concerto K219», il cui Adagio originale era stato giudicato di difficile esecuzione - più espressiva che tecnica - dal violinista di corte Antonio Brunetti. Non è finita qui. Pinchas Zukerman presenterà ancora una pagina isolata come il «Rondò in do maggiore K 373», anch'esso destinato a Brunetti (ma qualcuno ipotizza che fosse concepito come Finale di un Concerto). L'ultimo brano che darà il suggello alla serata sarà la «Sinfonia in la maggiore op. 90» «Italiana» di Mendelssohn. L'opera nacque durante il viaggio in Italia del compositore ed è caratterizzata dalla consueta freschezza strumentale e dalla estrema pulizia formale, con in più il tocco folcloristico filtrato dall'orecchio sopraffino di un autore classicheggiante. L'inizio ricorda una danza festosa, mentre il secondo movimento è giocato su una bella melodia dalla patina nostalgica; l'eleganza del terzo tempo non evoca granché dei moduli musicali italiani, mentre invece la mediteiTaneità esplode solare nel Finale in tempo di saltarello. Leonardo Osella

Persone citate: Antonio Brunetti, Bruckner Mozart, Brunetti, Hermann Abert, Mendelssohn

Luoghi citati: Italia, Monaco, Salisburgo