Scienziati e stregoni del Dna

L'Italia spiegata agli americani Alle frontiere della genetica: Siniscalco parla alle conferenze dell'Ari Scienziati e stregoni del Dna IIfuturo del «progetto genoma» senza illusioni A PPRENDISTI stregoni o benefattori dell'umanità? Moderni Frankenstein o Schweitzer da beatificare? Sui medici molecolari il dibattito è rovente. Un'ottima occasione per far luce sulle loro ricerche è la conferenza di Marcello Siniscalco, che oggi, alle 18, al Teatro Alfieri farà il punto su «Diversità genetica e medicina». L'appuntamento si svolge nell'ambito delle conferenze dell'Associazione culturale italiana. Siniscalco, che sarà domani al Niccolini di Firenze, lunedì al Nuovo di Milano, martedì all'Eliseo di Roma, mercoledì all'Esedra di Bari, è uno dei massimi studiosi di genetica al mondo: lavora come «guest scientist» al prestigioso Cold Spring Harbor Laboratory e fa parte dell'equipe diretta da Luca Cavalli Sforza che studia il Dna e ha intrapreso la famosa «mappa del genoma umano». Siniscalco fa anche parte del gruppo di sei consiglieri sull'etica delle biotecnologie per il presidente dell'Unione europea. «L'aspirazione a catalogare gh individui - spiega - in base alla loro costituzione biologica, è innnata. La teoria aristotelica dei "quattro umori" si riflette anche nei nostri modi di dire, parlando di persone "melanconiche", "flemmatiche", "biliose" o "sanguinarie". Oggi però la capacità di catalogare i nostri simili ha raggiunto livelli esasperati, da quando si possono indagare le differenze a livello di Dna, la molecola che trasmette di padre in figlio l'eredità genetica». Le ricerche potranno servire a individuare i marcatori utili per la diagnosi precoce di numerose malattie ereditarie, ma non dobbiamo aspettarci miracoli. Come ricorda Francesco Bottaccioli in Psiconeuroimmunologia. La medicina del futuro (Red edizioni): «L'idea che sia possibile manipolare il Dna in modo da virtualmente eliminare ogni possibile patologia è assolutamente illusoria e ricorda l'entusiasmo fuori luogo che si aveva nel dopoguerra per gli antibiotici», [c. gra.)

Persone citate: Luca Cavalli Sforza, Marcello Siniscalco, Niccolini, Schweitzer, Siniscalco

Luoghi citati: Bari, Firenze, Milano, Roma