LA SFIDA DEL QUARTO PARTITO di M. Già.

LA SFIDA DEL QUARTO PARTITO LA SFIDA DEL QUARTO PARTITO ALCIDE De Gasperi, nell'aprile del 1947, lo definì il «quarto partito», quello del capitale, senza il quale «non si governa l'Italia». Ebbene, oggi a distanza di mezzo secolo quel «partito», mai nato in quanto tale, ha di fronte a sé una sfida nuova, di qui al 2000. Da un lato, quella di mantenere una necessaria, doverosa e mai abbastanza marcata neutralità politica, dopo le pur sporadiche contiguità del passato, e dopo il bagno doloroso e catartico di Mani Pulite, che di quella contiguità è stata insieme la causa e l'effetto. Dall'altro lato, quella di «pesare», di contare sempre di più nell'agire pratico di chi governa le sorti, prima di tutto economiche, di questo Paese. Se questa è la sfida, la scelta di un giovane prappresentante della piccol? impresa come Giorgio Fossa, per affrontarla nei prossimi quattro anni, non può non riconoscersi valida, ancorché coraggiosa. Valida, perché mai come in questi ultimi anni la guida di una organizzazione complessa e articolata nelle sue strutture si è rivelata, a tutti gli effetti, come un «lavoro». Totalizzante, impegnativo in misura proporzionale alla volontà di accrescere la rappresentatività e la tutela degli interessi del ceto produttivo. Valida, ancora, perché riconosce, sancisce e in qualche modo premia, nell'imprenditore Fossa, la definitiva affermazione di un modello di sviluppo economico, quello appunto della piccola e media impresa, concentrata soprattutto nel Nord, tra Veneto e Lombardia, studiata e invidiata dagli economisti di mezzo mondo. Ma è anche una scelta coraggiosa, proprio rispetto all'entità della sfida per il 2000. Perché al di là dei proclami, e nonostante la pur lucida analisi che fu di De Gasperi, la Confindustria ha fino ad oggi cumulato un surplus di autorevolezza, ma un deficit di «interlocuzione» politica. Un tema, questo, che già venne sottolineato al convegno di Rimini di fine ottobre, e che continua a non trovare risposte concrete. La Confindustria, cioè, continua ad essere un interlocutore effettivamente ascoltato dai sindacati (ne sono riprova i pur straordinari risultati raggiunti nella politica dei redditi) ma non ancora e non abbastanza dagli altri attori politici, economici e sociali. Basti pensare soltanto ai continui, fallaci appelli che viale Astronomia ha lanciato in questi anni sulle privatizzazioni, sui programmi per il rilancio del Mezzogiorno e dell'occupazione, sul sistema bancario. Ecco, nella misura in cui Fossa saprà dar «spessore» e risultati pratici su questi terreni, il «Quarto partito» caro a De Gasperi potrà dire di aver vinto la sua sfida. Senza bisogno di portar voti a chi governa. [m. già.]

Persone citate: De Gasperi, Giorgio Fossa

Luoghi citati: Italia, Lombardia, Rimini, Veneto