Direttore Rai, schiaffo della Moratti all'lri di Maria Grazia Bruzzone

Continua il braccio di ferro al vertice L'Ulivo: nuovo atto di sopraffazione No del cda a Micheli, Materia designato facente funzioni. E l'azionista diffida la presidente Direttore Rai, schiaffo della Moratti alPlri Continua il braccio di ferro al vertice L'Ulivo: nuovo atto di sopraffazione ROMA. Show-down finale nel confronto Rai-Iri sul direttore generale. L'attesa assemblea dei soci finisce con un muro contro muro. 11 cda morattiano si impunta sul nome Enrico Micheli proposto dall'istituto di via Veneto e, forzando la mano, nomina poi il vice Aldo Materia direttore generale «facente funzioni» per «non paralizzare l'attività aziendale». L'Iri considera «pretestuose» le motivazioni morattiane, giudica «grave e poco comprensibile» la decisione Rai e «insostenibile» la situazione che si viene a creare. E contrattacca, annuncia che ricorrerà a vie legali «per tutelare i suoi diritti e doveri di azionista» e informerà il proprio azionista, vale a dire il Tesoro, della «grave anomalia gestionale» che si è venuta a creare. In altre parole, della vicenda, dopo che oggi il cda Iri manderà alla Moratti una «diffida» ufficiale, verrà investito a questo punto lo stesso Dini. E non è detto che alla fine la Rai finisca commissariata. L'Ulivo alza infatti ancora il livello dello scontro, chiamando a raccolta i lavoratori, gli operatori dell'informazione e dello spettacolo, le immancabili «personalità della cultura» a partecipare oggi pomeriggio a una manifestazione sul «caso Rai». Mentre i leader del centro sinistra, uno dopo l'altro, sparano a zero su Donna Letizia e solidarizzano con Tiri. «Stracciando qualsiasi rapporto istituzionale con l'azionista, il vertice della Rai, già decaduto e sfiduciato ampiamente dal Parlamento, ha proceduto ad assegnare le funzioni di direttore generale del servzio pubblico radiotelevisivo», esordisce la dichiarazione congiunta di Prodi e Veltroni. Che parlano di «un ennesimo gesto di sopraffazione e illegittima occupazione» messo in atto «dopo aver messo in ginocchio la Rai» permettendo lo scippo del pallone. Lapidario D'Alema: «La signora Moratti si comporta come se fosse proprietaria della Rai. Questi sono i risultati dell'occupazione della Rai da parte della destra». Mentre lo Snater si schiera con Tiri e l'Usigrai chiede un incontro a Scalfaro. Imperturbabile, Lady Moratti si sente sicura del fatto suo. Respinge al mittente (Uri) le accuse di rottura, spiegando di aver cercato «di contemperare le esigenze del servizio pubblico a quelle dell'azionista» e di aver proposto ima larga rosa di nomi. «Non essendo stata raggiunta la prevista intesa comunica, sottolineando che di «intesa» doveva trattarsi - perché a questa rosa è stato opposto da parte dell'azionista un solo nome, l'assemblea si è chiusa in attesa di una nuova convocazione». Quindi, continua il racconto morattiano, il cda («di fronte all'esigenza di garantire comunque l'efficienza del servizio pubblico, e in attesa del'auspicata intesa») ha ritenuto di «dover far ricorso alle funzioni di sostituzione del direttore generale» da parte del vice Aldo Materia «in applicazione dei principi della giurisprudenza, e con il conforto di alcuni giuristi». Però, forse per sentirsi ancora più inattaccabile o, forse invece, sentendo il vuoto politico intorno, la signora Moratti ha cominciato già d? Jcuni giorni a raccogliere firme tra i dirigenti Rai, a favore della «nomina interna» del nuovo direttore generale. Un'iniziativa che viene criticata non solo dai progressisti, ma anche da Forza Italia, del resto non meno duri con Donna Letizia. «Mi risulta che si stanno sollecitando in modo, diciamo così, forte, dirigenti e personalità della Rai a sottoscrivere un manifesto. Il che confermerebbe l'idea proprietaria che la Moratti ha delia Rai», racconta Giuseppe Giulietti. E Fabrizio Del Noce aggiunge: «Faccia quel che vuole. Mi limito ad osservare che un'iniziati- va del genere, se non raccoglie l'unanimità, può diventare un boomerang». Intanto sul fronte del calcio, gli uomini di Cecchi Gori si aprono alla Rai. «Siamo disponibili a vende- re alla Rai anche "Tutto il calcio minuto per minuto" al prezzo offerto dalla Rai stessa», annuncia l'amministratore di Tmc Francesco Nespega. Mentre per il direttore dei programmi Stefano Baiasso- ne «per la trasmisssione delle partite all'estero non c'è problema». Al Senato, invece, cade por l'opposizione del Polo di centro-destra la proposta progressista-leghista di riesaminare il famoso decreto sulle Pay-tv. per inserire regole sui diritti del calcio, sui decodificatori e per concedere un limitato accesso alla Rai nella pay-tv. «Il problema è stabilire quali avvenimenti sportivi siano di interesse naziona¬ le per tutelare un minimo gli utenti davanti all'arrivo della tv a pagamento, come stanno facendo in Gran Bretagna e Francia», spiega il pidiessino Antonello Falomi. Che non ha dubbi sul vero vincitore dell'asta del calcio: «Telepiù, che si accinge a entrare da sola e senza regole nell'enorme business di un vicinissimo domani». Maria Grazia Bruzzone II centrosinistra all'attacco della Presidente E Cecchi Gori ritenta il dialogo sul calcio Tv: vendo alle vostre condizioni Letizia Moratti, presidente de! consiglio di amministrazione Rai

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Roma