Aumenti per un milione di persone I titoli potranno essere venduti

Aumenti per un milione di persone I titoli potranno essere venduti Aumenti per un milione di persone I titoli potranno essere venduti TTT msÈmmmÈmmmmè^ COME CAMBIA L'ASSEGNO SONO circa un milione i pensionati che, dopo le decisioni prese ieri a Palazzo Chigi, potranno beneficiare dell'applicazione delle sentenze della Corte Costituzionale. Ferma restando l'intenzione del governo di varare un decreto per pagare gli arretrati, attraverso titoli di Stato, la decisione di dar corso al pagamento delle quote correnti fin da quest'anno, attraverso una variazione al bilancio dell'Inps, si tradurrà nell'aumento immediato dell'assegno mensile percepito da molti pensionati. Vediamo come. U-U.J U_Jt_JU Q COSI' CAMBIA L'ASSEGNO ! Coloro che, titoJ lari di più trattamenti, sono interessati dalla sentenza numero 240 del '94 sulle integrazioni al minimo (si tratta della maggioranza) si vedranno aumentare la seconda, e eventualmente terza pensione, fino a 298.550 lire, ovvero il livello minimo «congelato» al 1983, anno in cui gli fu decurtato il trattamento attraverso una legge poi definita illeggittima dalla Corte Costituzionale. In altro parole pensionati che oggi ricevono una prima pensione al minimo, al livello attuale di 659 mila lire, arriveranno a percepire, insieme alla seconda, un reddito totale di circa 950 mila lire. <W PER GLI EREDI NUOVE CONDIZIONI L'applicazione dell'altra sentenza della Corte Costituzionale, la numero 495 del '93, porterà invece all'aumento delle pensioni di reversibilità percepite dagli eredi. In base alla decisione le reversibilità dovranno essere infatti calcolate al 60 per cento del trattamento a cui aveva diritto il defunto, compresa l'integrazione al minimo (che invece finora è stata esclusa dal calcolo). | INTERESSI : A RISCHIO ■/ ,;, | Se l'inps dovesse ! i pagare nella sua totalità gli arretrati, includendo gli interessi sul capitale che i pensionati non hanno percepito, la rivalutazione monetaria (cioè il recupero dell'inflazione nel corso degli anni) e i diritti degli eredi, la somma complessiva sarebbe compresa tra i 38.800 e i 47.300 miliardi. Troppo per le disastrate casse dell'Istituto e per lo Stato che comunque deve ripianare i suoi deficit. Così l'ipotesi più probabile è che i rimborsi non compren¬ deranno né gli interessi né la rivalutazione. E' ancora incerta la posizione degli eredi, ossia se anche a loro spetteranno i rimborsi. I TITOLI DI STATO | «Dilazionati» e ■.. ' •~.^^-> J «negoziabili». Sono queste le due parole chiave per capire che forma avranno i rimborsi degli arretrati, anche se per avere un quadro più completo della situazione bisognerà aspettare il provvedimento per ora solo annunciato dal governo. In primo luogo infatti i rimborsi avverranno in più rate. Il rimborso non sarà poi in contanti, ma in titoli di Stato appartenenti a un'emissione particolare, destinata proprio a questo scopo, che saranno comunque negoziabili senza limitazioni. UN'EMISSIONE «NEGOZIABILE» Il titolare del diritto di rimborso riceverà quindi a partire da un certa data titoli per un valore equivalente al credito spettante (o a una parte di esso). Di questi titoli il pensionato potrà disporre liberaniente ed eventualmente venderli per ottenere denaro.