«Il potere è nei film»

«Il potere è nei flSin» «Il potere è nei flSin» Dal pathos erotico all'impegno «Recito per parlare col pubblico» LONDRA. «L'Oscar? Sarebbe bello vincerlo, ma so che starò bene anche se questo non succederà, lo ho cercato solo di fare al meglio quello che potevo. E poi si sa che le logiche degli Oscar dipendono da tante cose diverse, per esempio dal fatto che alcune case di distribuzione spendono miliardi in promozione pubblicitaria e altre neanche una lira. Insomma, è tutto molto soggettivo. La cosa di cui sono veramente contenta, adesso, è che Suor Helen abbia deciso d'intervenire alla cerimonia». Per ben quattro volte, prima di quest'anno, Susan Sarandon ha sfiorato la possibilità di portare a casa l'ambita statuetta: la prima volta fu per il ruolo interpretato in ((Atlantic City» di Louis Malie. In ima scena, divenuta famosa per il pathos erotico che riusciva ad esprimere, l'attrice passava e ripassava sul proprio seno un limone tagliato a metà. Nel 1991 è arrivata la seconda nomination per «Thelma & Louise», manifesto per dorme in fuga dall'ottuso perbenismo maschilista firmato da Ridley Scott e interpretato con Geena Davis; nel 1992 la Sarandon è una madre alla disperata ricerca di un modo per salvare la vita del proprio figlio. Il film s'intitola «L'olio di Lorenzo» e, puntuale, arriva anche stavolta la candidatura. Stessa sorte per «Il cliente», tratto dal best-seller firmato da John Grisham. Oltre che mi avvocato coraggioso, l'attrice è nuovamente una madie. Quest'almo, le «chances» di vincere sono molte, anche se per l'interessata le cose importanti restano altre: «Faccio film per il pubblico e non per la critica. Sono convinta che il cinema serva sempre a qualcosa : ad aprire un dibattito necessario, ma anche, per esempio, a rafforzare uno stereotipo negativo. Un film è sempre una maniera per parlare, per affrontare problemi, non esistono film senza potere, incapaci d'influenzare il pubblico. E poi i film parlano sempre della nostra vita, che è politica, come qualunque racconto che la riguardi». E ora è in corea per gli Oscar, e la sua rivale è la bionda, bellissima, Sharon Stone. [f. e]

Persone citate: Geena Davis, John Grisham, Louis Malie, Ridley Scott, Sarandon, Sharon Stone, Suor Helen, Susan Sarandon

Luoghi citati: Londra