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Gerusalemme, resisti. Frugate nella piaga di chi fugge col malloppo LA LETTERA DI O.d.B. Gent.mo sig. Del Buono, mi riferisco alla lettera del sig. Cortese di Genova, dove si dice che alcuni signori di Chiavari, mal sopportando la presenza di alcune galline nelle vicinanze delle loro abitazioni, hanno chiamato due vigili urbani, i quali hanno multato i proprietari delle galline. I signori di cui sopra sono senza dubbio l'ultima generazione di quegli arricchiti che. avendo vissuto un'infanzia e una giovinezza nelle ristrettezze economiche, hanno avuto la fortuna negli ultimi decenni di guadagnare qualche soldo e cambiare il loro tenore di vita... Alberto Ragozza Premosello-Chiovenda GENTILI-: signor Ratizza (o Ragazza, le firme sono sempre il mio dilemma perché non vorrei sbagliare), mi pare che lei adotti in pieno la tesi del signor Cortese. Il cambiamento del tenore di vita sarebbe, dunque, vissuto dai signori del Nord «come una forma di riscatto e di rivalsa nei confronti di tutto ciò che a loro ricorda la povertà e, quindi, il mondo rurale. Così le galline appaiono odiose perché ricordano troppo le aie delle fattorie; non parliamo poi delle capre e delle pecore, che susciterebbero orrore se fossero viste pascolare ne! prato di una villa. Un orto, un campicello coltivato a patate sarebbero cose da pezzenti. E non si dica che pecore, capre e mucche, a causa dei loro escrementi siano dannose alla salute, perché potremmo dire la stessa cosa dei cani: basta vedere i Non ssi perdla fa empre anche ccia marciapiedi e i giardini pubblici di tutte le città. Le vecchie case tipiche sono state abbattute e al loro posto sorgono palazzine e villette di dubbio gusto, col conseguente grave impatto ambientale che tutti conosciamo...». Un momento, mi consenta un momento di riflessione, gentile signor Ragozza o Ragazza, perché la questione è abbastanza rilevante. Sulla scia del signor Cortese, lei propone forse una specie di rivoluzione ambientale tipo quella della pubblicità della Barilla che riempie di verde e di animali le principali città italiane? Sono delle bcllissine immagini di sogno, purtroppo non corrispondono alla realtà, ma sarei lieto e orgoglioso di partecipare con lei e con il signor Cortese (e anche con un poco d'altra gente, naturalmente) a un tentativo rivoluzionario del genere. Andrebbe a finire probabilmente in una disfatta. Ma esistono disfatte e disfatte. Non è detto che nel perdere si perda sempre anche la faccia. Non si perderebbe certo la faccia lottando per la libertà delle galline di razzolare senza essere multate. Ma lei pensa che alle galline interessi molto essere immuni da multe quando si tira loro il collo? Oreste del Buono Non sempre si perde anche la faccia