QUANDO TORINO SI RIBELLA

Di corsa da Trento a Roma QUANDO TORINO SI RIBELLA OTTOBRE 1980. Al 34° giorno della vertenza Fiat. Torino è testimone di una forma di protesta che non ha precedenti nella storia dei rapporti industriali. I capi e i quadri intermedi della Fiat (e stando alle cifre, non solo loro) si trovano al teatro Nuovo per chiedere di poter rientrare al lavoro («La libertà di lavoro è un diritto» è lo slogan) dopo un lunghissimo periodo di blocco della produzione. La manifestazione, per imponenza, sorprende prima di tutto gli organizzatori, e poi sindacati, forze politiche e azienda. All'inizio i manifestanti erano non più di 10 mila, alla fine, in piazza Palazzo di Città, erano 40 mila. NOVEMBRE 1986. 30 mila in piazza contro il fisco: operai, artigiani, commercianti A organizzare la protesta e il .-Movimento di liberazione fiscale» promosso da Sergio Gaddi. Alla «marcia dei contribuenti» mancavano sindacati e partiti, ad esclusione di Pannella e di missini e liberali. Alle 10. al Lux davanti a 1300 persone, parlano Martino. Ricossa e Marongiu. E mentre sta parlando quest'ultimo, per chiedere più giustizia fiscale, dalla platea Gremmo. consigliere provinciale della lista Piemont. urla: "Evviva il Piemonte1 Evviva il Parlamento subalpino». Applausi, poi un intennmabile corteo in centro città APRILE 1989. E' la replica. In tono ridotto, della protesta di tre anni prima. Il «•Movimento di liberazione fiscale» organizza un'altra manifestazione al Lux. contro il decreto De Mita, Parlano ancora Ricossa. Martino e Marongiu. ma la folla è meno imponente. Nel mirino di artigiani e commercianti ci sono il nuovo acconto d'imposta, la tassa fissa sulla partita Iva e la tassa comunale sulle attività produttive. Sergio Gaddi. dal Lux tuona: «Le piccole aziende, che saranno costrette a pagare le imposte prima di incassare le fatture del lavoro, di conseguenza saranno costrette a ncurrere a prestiti e finanziamenti bancari». OTTOBRE 1992. Serrata con minacce e rissa in concomitanza con la manifestazione anti-minimum tax organizzata al cinema Lux dagli artigiani torinesi. La rissa, fra chi vuole scioperare e chi no. scoppia al mercato di corso Svizzera E il tam-tam la trasporta in vari mercati della citta, scatenando un fuggi-fuggi Intanto, nel centro della città, gli artigiani organizzano un corteo e una delegazione dei commercianti di Bai nei a Milano occupa la redazione della Rai. Qualche giorno dopo la serrata di Torino, mille commercianti e artigiani torinesi partecipano, con un treno speciale, alla manifestazione nazionale di Roma. MARZO 1996. Nuova serrata totale, che coinvolge 120 mila aziende e circa mezzo milione di addetti, contro la pressione fiscale a commercianti e artigiani. Al cinema Lux. comizio con Urbani. Fini e Prodi. Al leader di An. i 2200 stipati nel cinema, riservano un'autentica ovazione. Applausi a ripetizione anche durante l'intervento. Durissima invece la contestazione a Prodi, che può solo parlare un paio di minuti, poi e costretto a interrompere. Il leadei dell'Ulivo saluta e se ne va. ma dalla contestazione nasce un caso politico.

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino