E' finita la scorta di «balle»

L'illusione di non essere pupi, le stelle del balletto con le rughe LA LETTERA DI O.d.B. E' finita la scorta di «balle» GENTILE Signor Mabrito, secondo lei le cose stanno così: «La globalizzazione del commercio internazionale ricorda la legge di fisica applicata a due recipienti posti allo stesso livello e contenenti liquidi a livelli diversi, che, messi in comunicazione, tendono a livellarsi: questo fa temere, fuori di una minoranza di tecnici specializzati e ben retribuiti addetti a una produzione sovrabbondante, ricca di tecnologia e robotizzata, che gli addetti a una produzione con scarsa tecnologia e forte componente di manualità, dovranno confrontarsi con la meno socialmente protetta manodopera dei Paesi emergenti, dai quali già arrivano oggi manufatti. Se così dovesse essere, impoverendo la massa meno qualificata, quale mercato potrebbe accogliere i prodotti che la minoranza, ben retribuita, E' fila scdi «b nita orta alle» potrebbe produrre? O si dovrà ricorrere ancora una volta a barriere doganali che strozzino i vasi comunicanti, col rischio di ritrovarci a situazioni di inizio secolo? A noi, credo, il problema potrà infastidirci al massimo per qualche anno ancora, ma forse sarebbe opportuno che per le generazioni a venire il problema fosse un po' più tenuto presente...». Gentile Signor Mabrito, che i fastidi possano ancora contare per noi al massimo solo per qualche anno mi consola molto. Infatti, il guardare al futuro implica attualmente un tale sforzo d'immaginazione per una tale consapevolezza di impotenza e un tale senso di rimorso che mi sento sempre meno in condizione di sopportare con dignità. Colgo l'occasione, quindi, per riportare il finale della lettera del Signor Giuseppe Bianco di Torino che domenica non ho potuto pubblicare integralmente per mancanza di spazio. «Ai giovani vorrei dire: attenzione agli adulatori, ai predicatori (politici, preti), attenzione alle promesse, alle speranze vane, alle fregature. Vorrei dire: difendete la vostra generazione. Noi ormai abbiamo chiuso. Per noi è finita la scorta di "balle"». Oreste del Buono Preg.mo Sig. Del Buono, quanto le sottopongo potrà sembrare la scoperta dell'acqua calda, ma mi ha colpito l'articolo del sig. Gallino su La Stampa che, penso, dovrebbe far riflettere sul futuro che potrebbe attendere la nuova generazione, la cui attenzione è più spesso rivolta a fatti contingenti e comunque superabili, mentre tutti gli economisti, con punti di vista a volte opposti, lanciano allarmi e ricette per superare la rarefazione del lavoro... geom. Renzo Mabrito Vidracco

Persone citate: Del Buono, Gallino, Gentile Signor Mabrito, Giuseppe Bianco, Mabrito, Oreste Del Buono, Renzo Mabrito

Luoghi citati: Torino, Vidracco