In passerella il girotondo dei sessi di Antonella Amapane

Milano, le ragazzine scatenate per l'arrivo del testimonial di un amaro Milano, le ragazzine scatenate per l'arrivo del testimonial di un amaro In passerella il girotondo dei sessi Addio donne maliarde, sfilano gli efebi MILANO DAL NOSTRO INVIATO Dal macho all'«incerto». Fino allo acerbe fanciulline. Sulle pedane la donna maliarda, la consumata seduttrice latita. Al suo posto ecco spuntare gli efebi di Marina Spadafora in tenuta ambigua; il bellone dello spot Jaegermeister voluto da Chiara Boni; le baby-top annoiate dalla maggior parte degli stilisti. Va in scena il prèt-à-porter per lei e gli schemi si scompaginano. «Il nuovo divismo è maschile», assicura la Boni, preannunciando una tendenza che presto invaderà anche il guardaroba delle signore con spunti e atmosfere di questa natura. «La parte maschia in noi spiega la Spadafora - è sempre più forte. Mentre i giovanotti si stanno femminilizzando». Traduzione del messaggio: tre ragazzetti inglesi, asessuati, filiformi e bruttini, compaiono con lunghi cappotti cammello e abiti di seta cangianti, il volto appena truccato, la frangia spiovente e sporca. Sono Stevie (fotocopia di Bowie), Martin (un Jagger molto alla lontana) e Lee (una sorta di imberbe Saint Laurentl. La platea trasecola, ma tant'è. Lo zapping dei sessi è di grande attualità. Esulta invece il gentil sesso abbagliato dal sex appeal di Ratz Degan, testimonial del noto amaro. Dietro le quinte un nugolo di studentesse sgomitano impazzite per farsi fotografare accanto al bell'israeliano che, poco prima, ha concluso lo show ballando come un Blues Brothers. 27 anni, criniera castana, occhi smeraldo, Ratz parla a ruota libera: <:I,e italiane sono uno schianto. Mi sono consumato gli occhi a guardare le modelle che si cambiavano», dice accanto al fratello sommozzatore. 1 due arrivano dalla parte alta della Galilea, hanno vissuto nei kibbutz fino a 6 anni fa. «Sogno la pace per il mio Paese, quando hanno ucciso Kabin ho sofferto come un pazzo». Ratz è elettrizzato: presto interpreterà un film di Vanzina. Anni Settanta con ironia. E vai con lo stile Carnaby Street rivisitato dalla Boni attraverso portabilissimi tailleur di taglio geometrico, accessoriati da berrettoni con visiera a ricciolo e calzettoni fantasia. Abbondano gli scamiciati scozzesi per ballare lo shake, ritornano le giacche in velluto bordate da vezzose piume in marabù, come usava Biba. Le suggestioni orientali guidano la creatività di Krizia che, con le sue 40 modelle cinesi, inventa forme a matita per completi a pantaloni semplicissimi - con giacche lunghe, solcate da spacchi vertiginosi - riscaldate da piumini in carta, impermeabile, leggeri come nuvoli;. Non pesano più di due chili i mantelli in daino con le fodere in visone rasato creati da Teso. La griffe di pellicce debutta nel prét a-porter con una linea coloratissima, scandita da tailleur in tessuti piacevoli al tatto come una carezza. «L'ho testata per quattro anni prima di decidermi a commercializzarla)., confida Giuliana Teso. E' più lunga di «Guerra e Pace» la collezione di Fusco. Un romanzo senza fino dove le giacche maschili si sposano a gonnelle pareo in velluto. I calzoni ampi e fluidi, ricamati di jais, si tingono ora di ocra, ora di blu cobalto per abbinarsi a giacche a vento lucide e blazer sportivi. Le giovanissime top sono un filo di magrezza. Tutto il contrario di Valeria Marini che ieri ha fatto un blitz da Anna Molinari. Golfi no scollato, aderente, calze a rete e gonna togli fiato: «Sto scegliendo i costumi per il film di Bigas Luna. Starei bene con questi completi romatici e maliziosi», cinguetta riferendosi ai cappottini a trapezio datati '68 e ai pantaloni di spesso tweed che aderiscono come scotch ai glutei. Oliver by Valentino presenta in show-room e per un attimo si ferma il viaggio nel tempo. Shetland da chic-boy per signorinelle che prediligono piccoli smerli sui mantelli, abiti rosa e azzurri polvere, motivi regimental, scippati alla cravatteria per tailleur dal sapore nuovo e originale. Ma è un attimo poi ci si rituffa nel retro minimalista di Genny e nei suoi giacconi in cocco stampato verde menta e rosa bon bon, con la schiena a tartaruga. Nella corsa all'indietro ricade la voglia di recuperare la giovinezza perduta. Così l'indossatrice più ambita è la tredicenne Philippa Von Stackelberg. Figlia dell'ambasciatore tedesco a New York, sfila giovedì in esclusiva per Alberta Ferretti. Sarà la testimonial della campagna Philosophy, la collezione della Aeffe fresca e spiritosa. Racconta: «Starò in Europa 4 giorni, non voglio perdere la scuola. Nel week end andrò Parigi per scattare le immagini accanto a una coetanea». Antonella Amapane p daderiscono comOliver by ValeA fianco, Deneuve. In alt(d d) dlCaPbsYnltRrpwp A fianco, la Deneuve. In alto (da destra), un modello di Chiara Boni e un abito proposto da Mariella Burani

Luoghi citati: Europa, Milano, New York, Parigi