«Ho fatto il mio dovere» di P. Sap.

la replica f « Ho fatto il mio dovere » Tarfusser. c 'erano gravissimi indizi la replica del giudice Lm BOLZANO ISPETTORE. «Gli dirò quello che è successo. Esattamente così. Ritengo che sia stato fatto tutto quello che c'era da fare con assoluta serietà e serenità». Cuno Tarfusser commenta così. Biondo, appena abbronzato. Giacca e cravatta. E' tornato dalla vacanza e si è trovato in mezzo alla bufera. Ma la Procura di Bolzano adesso fa muro. Tutti compatti. Se ci sono, le polemiche arrivano da fuori. E che cosa è successo, allora, nell'inchiesta sui delitti di Merano? Che cosa vi ha condotti, con tanta sicurezza, sulla pista di Nobile? «E' successo che c'erano gravissimi indizi nei confronti di Luca Nobile. Non posso che confermare. Quella era la realtà processuale che appariva dalle carte e dall'inchiesta, e anche lui non ha certo aiutato gli inquirenti. Se c'è stato errore, è stato commesso in completa buona fede. E io dissi allora che ero pronto a sostenere l'accusa, non a condannarlo. Gli indizi c'erano, lo ripeto, più di quel che pensate. E poi non capisco perché la polemica e le critiche riguardino solo me. Abbiamo lionato in due la richiesta di custodia cautelare e il giudice delle indagini preliminari l'ha accolta perché l'ha ritenuta l'ondata e ben motivata. Io credo che molti di quelli che criticano in realtà non conoscano le carte». Ma lei, se fosse stato qui dopo il terzo delitto del serial killer di Merano, avrebbe firmato la richiesta di scarcerazione nei confronti di Luca Nobile? «Credo di sì, se fossi stato qui avrei firmato anch'io la richiesta di scarcerazione». E perché non ha deciso di rientrare dalle vacanze in quel momento? Non ha sentito il bisogno di tornare, data la gravità dei fatti? «Ci ho pensato. Mi trovavo a Luxor mercoledì sera, il giorno dopo l'omicidio di Paolo Vecchiolini. Ma io non sono il centro del mondo. Avevo lasciato colleghi altrettanto validi, e forse anche più validi di me. E poi non era così facile ripartire da lì. Vi assicuro comunque che non ho passato belle ferie. Per le sette vittime, per il maresciallo Guerrino Botte che io conoscevo personalmente. Debbo davvero dire che si chiude un'esperienza professionale abbastanza angosciante». [p. sap.]

Persone citate: Biondo, Cuno Tarfusser, Guerrino Botte, Nobile, Paolo Vecchiolini, Tarfusser

Luoghi citati: Bolzano, Merano