«Ferrari, io ti sfido»

Domenica in Australia via al Mondiale '96: ne parla il pilota che ha disputato più Gran Premi L'ANALISI DA CASA BENETTON Domenica in Australia via al Mondiale '96: ne parla il pilota che ha disputato più Gran Premi «Ferrari, io ti sfido» Berger si lancia all'attacco LA Formula 1 ripartirà domenica con il Gran Premio d'Australia. Ricomincerà, cioè, dal Paese dove aveva chiuso lo scorso anno con Schumacher e la Benetton campioni del mondo. Ma la nuova sfida iridata, la 47a nella storia dell'automobilismo moderno, ha almeno in teoria - le carte in regola per proporre qualcosa di nuovo e di diverso rispetto al passato. Sono cambiati profondamente gli schieramenti in pista, ci sono importanti modifiche dei regolamenti sia tecnico che sportivo, non mancano le novità in grado di innescare una stagione appassionante. Se Damon Hill con la Williams assume il ruolo di grande favorito, la presenza di un Jacques Villeneuve nella sua stessa squadra, la Benetton rinnovata con Berger e Alesi, Schumacher e Irvine alla Ferrari, una McLaren apparentemente in ripresa e la crescita della Jordan offrono una serie di motivi d'indubbio interesse. Il tutto accentuato dal fatto che si riprenderà su un circuito sconosciuto a tutti, piloti e tecnici, quello di Melbourne che prende il posto di Adelaide. Una scelta che, fra l'altro, ha creato non pochi problemi in quanto gli ambientalisti hanno duramente contestato il circuito (è stato ricavato quasi in centro città, nell'Albert Park). C'è il timore che esprimano le loro ragioni nei prossimi giorni, magari con qualche azione clamorosa Ma restiamo agli aspetti sportivi del Mondiale. Fo-se, nessuno meglio di Gerhard Berger può analizzare nel modo migliore questo campionato che sta per iniziare. Il trentaseienne austriaco è di gran lunga il pilota con la maggiore attività di servizio (180 gare disputate) e ha guidato per diversi top teams, dalla McLaren alla Ferrari, sino a riapprodare alla titolata Benetton. Damon Hill, dunque, nei favori del pronostico di tutti gli esperti. Perché? «E' semplice risponde Gerhard -, la Williams è il team più consistente del momento in quanto dispone di una vettura competitiva e di un corridore ormai esperto e maturo al quale ha affiancato il giovane ritenuto più promettente. Le altre squadre, tutte le pretendenti al titolo, hanno subito importanti modifiche. Io e Alesi alla Benetton, la Ferrari con il tedesco e l'irlandese, la McLaren che deve collaudare il reale valore di Coulthard e le condizioni di Hakkinen. Molti fattori giocano quindi a favore di Damon, che deve approfittare dell'occasione. O vince quest'anno o probabilmente non avrà altre possibilità così favorevoli». E la Ferrari? «Beh, è chiaro che gli sguardi di tutti i tifosi saranno puntati sulla sfida fra noi e Maranello. Sarà un confronto molto duro, aspro, per evidenti motivi. Schumacher darà un impulso al team italiano, ma non credo che basterà da solo a fare la differenza. La nuova Ferrari diventerà certamente veloce e competitiva, almeno credo. Tuttavia, al momento, penso che avrà molti problemi d'affidabilità. E questo potrebbe anche provocare dannosi attriti interni. Loro dicono che basterà vincere due o tre gare per salvare la stagione. In realtà sognano ben altro. E un'eventuale delusione sarà assai difficile da digerire. Una cosa è certa: noi non faremo nulla per facilitare il compito della Ferrari, anzi superarla sarà il nostro primo obiettivo». Ma la Benetton, dopo aver perso Schumacher, non sarà più il team da battere? «La nostra squadra, con la partenza di Michael ha certamente perso un valore consolidato. Ma nello stesso tempo ha trovato nuove motivazioni. Attenzione quindi: non sottovalutateci. Fra l'altro posso rivelare che dai dati prelevati dai computer nelle prove dell'Estoni io non ho ottenuto il terzo tempo come sembrava, ma il secondo con l'19"82: soltanto 17 centesimi da Hill. Un risultato che non avevo cercato. E' bastato un set di gomme fresche e spingere un po' di più per arrivare molto vicini alla Williams». I primi giorni con il team diretto da Briatore, tuttavia, con due gravi incidenti nei test, avevano destato qualche apprensione. «La nuova vettura è diversa e poi quella dello scorso anno era stata realizzata in funzione dello stile di guida di Schumacher. Adesso io sono a mio agio e in 380 giri compiuti in Portogallo non sono incappato in un testa-coda o in una uscita di pista. E non ho neppure avuto un problema al motore. C'è stato qualche guaio con il nuovo cambio a 7 marce, ma a quanto pare è stato risolto. Sono molto fiducioso e vedrete che partiremo con il piede giusto». La sfida è aperta. Cristiano Chiavegato «Il team Williams sulla carta è il favorito» «Hill o vince quest'anno o non vincerà più» «Con Schumacher un duro match: lui sarà molto veloce» IL NUOVO CIRCUITO DI MELBOURNE Velocità Marcia Forza di gravità Lunghezza circuito: 5,280 km 1 22 PROTAGONISTI squadra piloti motore pronostico FERRARI 1 Schumacher Ferrari 2 Irvine £r£r BENETTON 3 Alesi Renault 4 Berger WILLIAMS 5 Hill Renault 6Villeneuve <3<X&& MCLAREN 7Hakkinen Mercedes £"Cr<r 8 Coulthard ti'tfts LIGIER 9 Panis Honda 10 Diniz & JORDAN 11 Barrichello Peugeot 12Brundle <intr# SAUBER 14 Herbert Ford 15Frentzen ARROWS 16Rosset Hart ik 17 Verstappen w & TYRRELL 18Salo Yamaha it if 19 Katayama w MINARDI 20 La my Ford 21 Inoue W FORTI 22Badoer Ford # 23 Montermini w Legenda: tr-ù-ù-fa-ii favorito per il titolo; ù-CrtrH possibile outsider; ■ùitù può puntare a vincere gare; ti-ù può entrare in zona punti; it chances ridotte Secondo Berger, Schumacher (a sin.) e Hill saranno i piloti più pericolosi per il team Benetton «Ma sono certo di disputare una grande stagione» Velocità Marcia Forza di gravità Lunghezza circuito: 5,280 km Berger, 36 anni, 180 gare all'attivo è il pilota con maggiore esperienza in lizza nel campionato 1996 di FI

Luoghi citati: Australia, Maranello, Melbourne, Portogallo