LA VITTORIA CHE ARRIVA DA LONTANO
LA VITTORIA CHE ARRIVA DA LONTANO LA VITTORIA CHE ARRIVA DA LONTANO SILVANO Prandi, una garanzia. L'allenatore dei trionfi torinesi nel volley, di nuovo alla guida di una formazione competitiva, sta pilotando Cuneo verso risultati esaltanti per una città che, abituata a un contegnoso riserbo, si ritrova oggi a dividere con Modena (e Treviso) la leadership di un movimento che rappresenta l'esempio mondiale. Perché anche la magnifica Nazionale di Velasco, con tutto il rispetto che merita il tecnico di La Piata, altro non è che la trionfante dimensione di quanto è in grado di esprimere la pallavolo italiana. Le vittorie nelle coppe europee di Modena e di Cuneo anticipano le grandi sfide scudetto dei prossimi giorni: senz'altro per Las Daytona ed Alpitour Traco è più facile imporsi in campo internazionale, dove la concorrenza di vertice è limitata al massimo a un'altra formazione italiana, piuttosto che nella Penisola dove le insidie per arrivare al titolo sono molteplici. Dimenticando per un momento le pur legittime proteste di Treviso, i cui sforzi adesso devono orientarsi a una rivincita sul campo (altri tipi di invalsa non sono degni di veri sportivi), occorre dire che Coppa Campioni e Coppa Cev hanno premiato la tradizione e la novità: da una parte Modena che più d'ogni altro rappresenta la storia di uno sport, dall'altra Cuneo che mai si era affacciata con la squadra di una qualsiasi disciplina tanto prepotentemente oltre la cerchia delle Alpi che la circondano. Cuneo, i suoi dirigenti, lo sponsor che da un decennio l'accompagna, sono l'esempio che lo sport deve seguire. Perché vincere con bilanci che «rossi» dovrebbero esserlo per la vergogna, non è un merito. Giusto invece che prevalga chi costruisce anche per il futuro, ricordando che soltanto fondamenta solide permettono di erigere opere imperiture nel tempo. [g. bai-.]
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