Vialli fermo, Madrid sarebbe un rischio

La ferita di Padova ha richiesto 11 punti di sutura e il medico conferma il probabile forfait La ferita di Padova ha richiesto 11 punti di sutura e il medico conferma il probabile forfait Vigili fermo, Madrid sarebbe un rischio Gianluca: «Però io sono pronto» STORINO ONO sempre undici i punti: quanti separano la Juve dal Milan in classifica e Gianluca Vialli dalla partita di Coppa al «Santiago Bernabeu» dopo l'infortunio subito sabato sera a Padova. C'è questa curiosa ricorrenza nei numeri che non piacciono alla Juve. E, oggi, gli undici punti di sutura che costringono Vialli a casa con il gambone sospeso su una massa di cuscini multicolori diventano più importanti di quelli che sottolineano la differenza dai prossimi campioni d'Italia. Si guarda avanti. Al Real Madrid. L'idea di bigiare la partita più fascinosa dell'anno «per una ferita lacero-contusa al piede destro», non piace a nessuno, né a Lippi né a Vialli, forse nemmeno a Del Piero che in questo modo ritroverebbe il posto in squadra ma che vorrebbe giocare per quanto ha di suo e non perché manca questo o quell'altro. Il recupero del Gianlucaccio però è difficile. Molto più di quanto pensassimo sabato sera a Padova. Riccardo Agricola, il medico juventino, aveva capito subito che si trattava di un brutto taglio, ma soltanto ieri mattina è stato possibile comprendere quanto fosse profondo. Vialli è stato visitato dal professor Pier Agostino Casalegno, che ha dovuto applicargli cinque punti di sutura interni e sei esterni: in tutto undici, appunto. L'attaccante deve rimanere 24 ore a riposo assoluto, sotto cura di antibiotici; e oggi, alle 12, i medici valuteranno se un giorno di immobilità è stato sufficiente a rendere meno infiammata la ferita. Le speranze sono poche. I tacchetti del padovano Ciucchi hanno colpito la caviglia destra vicino al collo del piede. «Gianluca può camminare - spiega il dottor Agricola -, il problema più evidente è che in quel punto si esercitano delle torsioni quando si corre, quando si calcia. E i tessuti, nonostante siano stati suturati potrebbero slabbrarsi di nuovo». Insomma, non è una questione di dolore e di paura dei colpi avversari. «Se fossero stati applicati soltanto i punti esterni non dubiterei della presenza di Vialli a Madrid - aggiunge il medico - , basterebbe una protezione sulla ferita, come succede in centinaia di casi. E' la sutura interna che preoccupa. Il taglio è profondo. Inoltre non bisogna dimenticare che l'effetto dell'antibiotico si farà sentire. Nel complesso penso che sia più probabile il no che il sì». Conoscendo la prudenza di Agricola il forfait è sicuro all'80 per cento. Vialli spera ancora, non è depresso né infuriato come ò apparso dopo l'incidente, tanto che qualcuno pensava fosse arrabbiato con i compagni perché non avevano fatto fermare il gioco. Ha trascorso la domenica nel suo appartamento, non lontano dal parco del Valentino, sdraiato su un divano. Molta tv, un po' di videogames, il sonno disturbato dal bruciore proprio vicino alla caviglia. Gli ha telefonato l'avvocato Agnelli per sapere quali fossero le sue condizioni. «Non so cosa pensare - dice l'ex sampdoriano -, quando sono uscito dal campo ho temuto che non ce l'avrei fatta per Madrid. Ora aspetto il verdetto dei medici. 11 dolore non mi spaventa, se mi danno il permesso sarò pronto a giocare. Toccherà a Lippi decidere». L'allenatore infatti potrebbe scegliere di tenere Vialli a riposo, comunque. In certe occasioni vale il principio che ò meglio un asino vivo che un dottore morto, e Del Piero è tutt'altro che un somaro. Il Gianlucaccio non era al massimo già prima dell'infortunio: lo si è visto nei primi venti minuti di Padova. Ma in queste condizioni quale potrebbe essere il suo apporto? «Io spero che ce la faccia perché nelle partite più difficili un uomo che ha classe, carisma ed esperienza diventa importantissimo - sostiene Lippi -. Lo aspettiamo, faremo di tutto per averlo in campo. Ma se non dovesse farcela non ci strapperemo i capelli, come non l'abbiamo fatto per nessuno. Una squadra che vuole essere forte deve essere se stessa, sempre». Sul banale anche le reazioni degli altri bianconeri. Del resto non c'è molto da dire. La Juve ha compiuto la sua impresa più bella in Champions League a Dortmund, dove Vialli non c'era e neppure Ravanelli. Fu la notte della gran magìa di Del Piero e del gol di Padovano, che raddrizzò la situazione subito compromessa dalla rete di Moeller. I due sono stati protagonisti sabato. Sono pronti, Padovano spera almeno in una particina. Senza Vialli, Lippi punterà sul Talentino, assieme a Ravanelli che ò guarito dalla tendinite. Sarà una Juve meno potente. Ma c'è quanto basta per fare danni nella difesa mantecata del Real. Marco Ansaldo ) ] IL BORSINO DELLA JUVE ; ' IL PORTIERE Peruzzi non ha centralo uno stagione eccezionale. E1 una garanzia soprattutto tra i pali. Qualche incertezza nelle uscite alte anche perchè è poco difeso dai compagni. A Padova non è mai intervenuto. LA DIFESA Buona la prestazione di Padova, con una distrazione grave su Amoruso e un po' di sofferenza negli scambi stretti. Il rientro di Torricelli è importante per il dinamismo. Vierchowod e Ferrara si occuperanno di Zamorano e Raul. IL CENTROCAMPO Al momento giusto della stagione è spuntato Conte e ha conquistalo il posto. Lui e Deschomps (più cne Jugovic, discreto sabato) danno a Sousa un sostegno importante. Molto pero dipenderà dall'estro del portoghese. L'ATTACCO Vialli probabilmente non giocherà. E se anche recuperasse sarebbe in condizioni menomate. Ravanelli ho superalo un mese di sofferenze per la tendinite, Lombardo slento a entrare nel gioco, Del Piero avverte attorno a sé mancanza di fiducia. 7,5t 7,5t 7,5$ 7| 3L BORSINO DEL REAL >— IL PORTIERE Buyo è stato ingiudicabile sabato. Contro il Salamanca non ha fatto una sola parata degna di nota. E' un portiere conosciuto, di media levatura, con notevoli pecche soprattutto nelle uscite alle. Tuttavia ha esperienza. LA DIFESA Il Salamanca, penultimo in classifica, ha comunque avuto cinque-sei palle gol clamorose. Al posto di Hierro giocava il debuttante Garcia Calvo, ma e tutto il reparto che è sembrato in difficoltà di fronte ad attaccanti veloci. IL CENTROCAMPO La coppia Redondo-Milla dovrebbe essere confermata anche mercoledi. Buon per la Juve perché quei due sono mollo lenti, fanno tanti passaggi laterali, non danno profondità al gioco. Il pericolo è Laudrup. Ma il reparto, discreto in costruzione, è evanescente in copertura. L'ATTACCO E' l'arma migliore. L'unica vera punta è Zamorano, perché Raul parte da sinistra e si inserisce in velocità. Sono una coppia ben assortila, Zamorano sembra un goleador di rapina, mentre Raul punta l'uomo e cerca il gol sfruttando una buona tecnica Sono tutti e due in buona forma 7t 7^t Vialli in azione sabato sera nell'anticipo di Padova prima dell'infortunio