Verona solo al comando

Verona solo al comando SERIE B Staccato il Cesena di Tardelli, il Pescara si affida a Maifredi Verona solo al comando Incidenti a Foggia: gara sospesa Verona solo al comando. Partita sospesa a Foggia a due minuti dal termine per invasione di campo. Maifredi torna in panchina (a Pescara). Ecco le tre notizie che risaltano nella venticinquesima giornata del torneo cadetto. La squadra gialloblù ha travolto l'Ancona (3-0), staccando in classifica di due punti il Cesena di Tardelli, bloccato in casa (0-0) dalla Reggina. A quattro lunghezze il Bologna (0-0 a Pescara). A cinque il Perugia, capitolato sul terreno del fanalino di coda, la Pistoiese (2-1 ). A quota 36, gli umbri sono stati raggiunti dalla Reggiana di Ancelotti, passata a Lucca (2-0). Il Brescia, dopo il cambio di allenatore (Reja al posto di Lucescu), è tornato alla vittoria, a spese dell'Avellino (2-0). Cosenza e Palenno, Fidelis Andria e Venezia hanno diviso la posta con il medesimo punteggio ( 1 -1 ). Nel posticipo, a Marassi, il Genoa di Salvemini ha travolto il Chievo. I veneti sono passati in vantaggio al 5': Cossato, solo a centro area, ha finalizzato di testa il cross di Petiziol. Al 24', il pareggio rossoblu, autore Montella, anche lui pronto a raccogliere un cross: da applausi il controllo del pallone di tacco. Nella ripresa, al 6', il bomber ha firmato il raddoppio, dagli undici metri. Il penalty era stato assegnato per fallo di mano di Gentilini. Al 96' (sesto di recupero) il suggello di Pagliarini. Da Marassi a Foggia, dove il pallone si sgonfia pian pianino tra fiamme, violenza e disperazione e il giallo delle dimissioni del tecnico. Doveva essere quella con la Salernitana la partita del riscatto: è stata invece quella del tracollo. La retrocessione s'avvicina, la squadra penultima in classifica non reagisce ed esplode la rabbia della folla. Partita sospesa all'89' dall'arbitro Cardona sull'I-3, per l'invasione di campo da parte di una cinquantina di tifosi. Quel che ne seguiva era all'insegna della violenza: lancio di oggetti in campo, un segnalinee (Reginaldi) colpito da una pietra alla testa e costretto ad abbandonare sostituito dal quarto uomo (Massaro), un paio di esagitati bloccati dalla polizia, cariche sul campo, vergogna anche sugli spalti e squadre asserragliate fino a tarda sera negli spogliatoi coi tifosi inviperiti a prendere d'assedio lo stadio. Il tecnico cercava il colloquio con una delegazione di ultra. Il bilancio era alla fine di otto feriti (o meglio contusi) nei tafferugli, tra cui due poliziotti, un medico che stava soccorrendo il guardialinee (Reginaldi è stato medicato negli spogliatoi prima di abbandonare regolarmente lo stadio) e alcuni tifosi foggiani e salernitani. Quarta sconfitta consecutiva, l'orlo del baratro per il Foggia in autogestione dopo il ciclo zemaniano e reduce dalla retrocessione dello scorso anno, e società gestita da delegati della Caripuglia, la banca detentrice del pegno dopo il fallimento dei Casillo. L'arbitro commentava a fine gara gli episodi con amarezza: «E' un avvenimento tristissimo, ormai in questo calcio non mi riconosco più», diceva Cardona. Più tardi il designatore Casarin si metteva in contatto telefonico con il fischietto milanese: «E' amaro constatare certi episodi, ma è meglio non generalizzare». Alla fine un giallo su Rossi: il tecnico del Foggia abbandonava lo stadio rifiutando la scorta della polizia ed affrontando i tifosi. Si è dimesso? Sibilline le sue ultime parole: «Vado via a testa alta...». Ma nessuno nel Foggia ieri parlava di dimissioni. Da una fonnazione, il Foggia, che rischia di scivolare in C, a un undici che non vuole assolutamente perdere il treno che conduce nella massima serie. Per salire in A il Pescara si affida a Maifredi. Due ore prima della gara con il Bologna, il tecnico ha finnato il contratto che lo lega alla società sino al termine del campionato. Il presidente Sibilia aveva esonerato Oddo la settimana scorsa dopo la sconfitta di Venezia. I tifosi sono in fermento. L'ex tecnico della Juve era in tribuna. Lo attende un lavoro non facile per restituire carattere ad una formazione Carnevale-dipendente e a corto di idee. Maifredi, l'ex tecnico di Bologna, Juve, Brescia, e Venezia, è il nuovo allenatore del Pescara