Ma Boskov insiste a parlare di Uefa
Gli azzurri non superano il Piacenza A NAPOLI Gli azzurri non superano il Piacenza Ma Boskov insiste a parlare di Uefa NAPOLI. Irritante. Con un solo aggettivo un tifoso dipinge la prestazione del Napoli. Gli azzurri non sono riusciti ad avere la meglio sui resti del Piacenza. Dopo tre sconfitte consecutive ci si aspetta un Napoli voglioso di riscatto, che giustificasse le decantate aspirazioni Uefa. Invece si vede una squadra, soprattutto nel primo tempo, priva di schemi, di idee, di grinta. Mai l'azione di attacco del portatore di palla è seguita dai compagni, quasi nullo il movimento senza pallone. Insomma un Napoli abulico, una gara condotta su ritmi da ultima di campionato, a giochi oramai fatti. Più che giustificati i fischi che accompagnano il ritorno della squadra negli spogliatoi. Più che giustificata l'amarezza della folla del San Paolo che, alla fine, intona il solito coretto: «Andate a lavorare». S'è ancora persa un'occasione per il rilancio. Il Piacenza, privo di punti di riferimento come Caccia e Turrini, ma con un Moretti in vena ed un onnipresente Corini, fa un figurone. Perfetti i raddoppi di marcatura, avversari spesso anticipati, difficile da superare il muro eretto dinanzi a Taibi. Raramente il portiere corre gravi pericoli. Quando gli azzurri ogni tanto si svegliano spinti dall'incitamento di Tagliatatela, dall'urlo del pubblico e dalla generosità di Pari e di Bordin, peccano di precisione. Agostini, sin quando rimane in campo, tenta la via del gol impegnando Taibi con due colpi di testa. Poi un pestone lo costringe a lasciare il posto a Imbriani. Da sottolineare che questa volta il «Condor» non è stato fischiato. Il Napoli giustamente recrimi¬ na per la mancata concessione di un rigore. Gli azzurri protestano perché Maccoppi, per anticipare Pecchia, devia la palla col braccio. Con onestà, Maccoppi riconoscerà che «il rigore poteva starci». Racalbuto è stato di diverso avviso. Pecchia diventa protagonista anche di un altro episodio: vivace il suo scambio di opinioni con Di Napoli che non gli aveva passato la palla. Pecchia, nello spogliatoio, minimizza l'episodio, Di Napoli preferisce non commentare. Cagni, uno dei candidati a sostituire Boskov nella prossima stagione (con Bianchi quale direttore tecnico), riparte da Napoli soddisfatto, per il punto preso e per come hanno interpretato la gara i suoi giocatori. Boskov va incontro ai giornalisti sorridendo. Professa ottimismo, parla di zona Uefa. Beato lui che ha visto un Napoli lanciato verso l'Europa. Al di là del non gioco, i numeri condannano le sue chiacchiere: sabato gli azzurri erano a più 8 sulla quart'ultima, da ieri sera sono a più 6. Eppure Vujadin la pensa così: «Non sono preoccupato per la classifica. Ritengo che possiamo ancora arrivare sesti o settimi, insomma ottenere ima classifica buona per arrivare in Europa. Sono invece preoccupato dal fatto che non segniamo da quattro incontri. Nel finale di gara ho visto Cruz cavarsela bene a centrocampo. Gli riproporrò la mia vecchia idea: mediano di spinta. Il rigore? Rigore è quando l'arbitro lo dà. Comunque i miei giocatori hanno protestato e sostengono che Maccoppi ha toccato la palla con il braccio». Vittorio Raio O NAPOLB (4-4-2) Jfe PIACENZA (5-3-2) TAGLIALATELA 6 TAIBI 6 CRUZ 5.5 POLONIA 6 PARI 6 CONTEM. 6.5 AYALA 4.5 MACCOPP! 6 (35's.t. COLONNEoE) s.v. LUCCI 6 TARANTINO 5 ROSSINI 6 BUSO 5.5 Dl FRANCESCO 6 BORDIN 6 CARBONE A. 6.5 PECCHIA 5 CORINI 6.5 PIZZI 5 PIOVANI 6 AGOSTINI 6 MORETTI 6.5 Dl NAPOLI 5 (5's.t. IMBRIANI) 5.5 Ali.: BOSKOV Ali.: CAGNI Arbitro: RACALBUTO 5 Ammoniti: Colonnese. Buso. Spettatori: paganti 5.141, incasso 161.675.000, abbonati 19.005, quota abbonati 367.000.000.
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